Accoltellamento a San Feliciano, domiciliari e braccialetto alla ex moglie, i due egiziani in carcere a Capanne

Accoltellamento a San Feliciano, domiciliari e braccialetto alla ex moglie, i due egiziani in carcere a Capanne
Carabinieri di Città della Pieve

Accoltellamento a San Feliciano, domiciliari e braccialetto
alla ex moglie, i due egiziani in carcere a Capanne

Accoltellamento a San Feliciano –  Nel pomeriggio di ieri, i militari della Compagnia Carabinieri di Città della Pieve, con il supporto di quelli della Compagnia di Città di Castello, hanno arrestato tre persone. Questo è avvenuto in esecuzione di due distinti provvedimenti emessi dal GIP presso il Tribunale di Perugia e dalla Procura.

Queste misure sono state prese nell’ambito di un procedimento penale istruito a seguito del tentato omicidio in concorso al Cainone di San Feliciano. Le vittime sono due fratelli, titolari di un ristorante/pizzeria nel comune di Magione, che è stato teatro dell’incidente lo scorso 12 dicembre.

Quella sera, la ex moglie di una delle vittime, insieme al suo compagno di origini egiziane e ad altri due suoi connazionali, si sarebbe recata presso l’attività commerciale gestita dall’ex marito e dal fratello. Al culmine di un acceso litigio, i gestori del locale sarebbero stati colpiti da violente coltellate in più parti del corpo. Durante lo scontro, la sorella e la madre dei due aggrediti sono intervenute in difesa dei propri congiunti, rimanendo a loro volta ferite. I due fratelli sono stati successivamente ricoverati in prognosi riservata all’Ospedale di Perugia.

Gli aggressori, successivamente, si sarebbero dati alla fuga a bordo di una macchina guidata dalla donna e poco dopo sarebbero rimasti coinvolti in un violento incidente stradale contro l’auto della figlia. La stessa notte, i due presunti autori dell’aggressione sono stati arrestati a conclusione degli accertamenti svolti nell’immediatezza. Sono stati ritenuti presunti responsabili di duplice tentato omicidio in concorso tra loro e sono stati associati presso la casa circondariale di Perugia – Capanne.

A seguito dell’ordinanza di convalida dell’arresto di uno dei due arrestati, i Carabinieri hanno acquisito ulteriori importanti elementi a carico di tutti i soggetti coinvolti nell’aggressione. In particolare, le ulteriori dichiarazioni e riconoscimenti effettuati da uno dei feriti e dalla sorella, le dichiarazioni rese da altri soggetti non implicati nei fatti e le immagini di telecamere posizionate in prossimità del luogo di commissione dei reati. Questi elementi hanno consentito di raccogliere gli elementi probatori e indiziari che hanno portato, in data di ieri, all’emissione del decreto di fermo da parte dei P.M. e alla precedente richiesta di misura cautelare nei confronti della donna.

Nella giornata di ieri i Carabinieri hanno dato esecuzione all’ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari con l’applicazione di dispositivi elettronici di controllo emessa dal G.I.P. del Tribunale di Perugia nei confronti della donna, ex moglie di uno dei due fratelli feriti. È ritenuta presunta responsabile di tentato omicidio in concorso nonché di lesioni personali aggravate.

Contestualmente, a Magione (PG) e San Giustino (PG), i Carabinieri hanno rintracciato, anche con l’ausilio dei militari della Compagnia di Città di Castello, i due soggetti di origini egiziane destinatari del decreto di fermo di indiziato di delitto ex art. 384 c.p. emesso nei loro confronti dalla Procura della Repubblica, diretta da Raffaele Cantone. Ritenendo concreto il pericolo di fuga, li hanno arrestati poiché ritenuti presunti responsabili di tentato omicidio in concorso e di lesioni personali aggravate.

I due, concluse le formalità di rito, sono stati associati presso il carcere di Perugia-Capanne a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Questo episodio sottolinea l’impegno delle forze dell’ordine nel garantire la sicurezza dei cittadini e nel perseguire coloro che commettono reati gravi.

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