A Todi il concorso “Arte in Campo”

cerchi_grano-15 ridotta“Ha preso forma alle pendici del Colle di Todi l’opera paesaggistica prevista dal concorso nazionale “Arte in Campo”, concorso promosso dalll’Istituto Agrario di Todi – afferma una nota emessa dall’istituto – in occasione delle celebrazioni dei suoi 150 anni storia, per portare l’arte nelle campagne tuderti. L’iniziativa si è rivolta ad artisti esperti in manipolazione del verde e in Land Art, che sono stati invitati a presentare opere ecologiche e sostenibili di impatto paesaggistico, da realizzare su un campo di 2 ettari dell’azienda dell’Istituto Agrario “Ciuffelli“, nei pressi del cimitero vecchio di Todi. Dodici i progetti pervenuti da tutta Italia, tra i quali una apposita commissione ha selezionato quello dell’artista veneziana Paola Volpato, caratterizzato dal titolo “Anfiteatro Vegetale
Il campo è diventato appunto in questi giorni un’opera, dopo che l’artista è stata ospite a Todi per mettere a punto, insieme ad alcune classi dell’Istituto Agrario e con il coordinamento della dottoressa Chiara Giussani, la progettazione esecutiva e la realizzazione dell’opera. In prossimità del Cimitero Vecchio, con sullo sfondo il profilo della città di Todi, compare ora una grande meridiana che si affaccia sulla valle del Tevere, punto dal quale si gode un panorama mozzafiato. Il progetto prevede due diverse fasi: a questa, che durerà alcune settimane, ne seguirà un’altra che vedrà la realizzato di un anfiteatro tutto realizzato con presse di paglia, che potrà ospitare eventi culturali, alcuni già in fase di calendarizzazione, il cui valore sarà enfatizzato da un contesto naturalistico di grande effetto. L’anfiteatro vegetale è un’opera che si trasforma nei colori e nelle forme, seguendo il ciclo del cereale seminato. Vuole portare il cittadino all’interno del campo, per avvicinarlo alla bellezza, ai colori e ai profumi generati dal lavoro agricolo. L’opera non è semplicemente una figura riportata sul paesaggio, è un percorso completo di sedute ideato per fruire di iniziative culturali. Infatti sull’area inferiore dopo la mietitura verrà realizzato un proscenio di paglia, a disposizione di tutti per tutta l’estate fino all’autunno inoltrato. Sui restanti livelli resteranno i solchi a formare i corridoi d’accesso, dando forma all’anfiteatro con un richiamo al rosone del duomo. Gli elementi estetici e simbolici del territorio e della città di Todi si ritrovano anche nel legame con la nostra civiltà antica (l’anfiteatro romano). L’opera rovescia la prospettiva del paesaggio, trasformandosi da elemento paesaggistico inserito sulla collina di Todi – visibile a grande distanza – in punto di osservazione. Il punto di concentrazione dell’attenzione – il proscenio – si colloca al centro del campo perché è dalla terra e dalla sua coltivazione che nascono i nostri splendidi paesaggi rurali, a ribadire che il ruolo dell’agricoltura è centrale nella creazione del paesaggio

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