Scontro Galleria nazionale Umbria-Terni per un post di Lercio

Scontro Galleria nazionale Umbria-Terni per un post di Lercio

Scontro Galleria nazionale Umbria-Terni per un post di Lercio

E’ polemica tra Terni e la Galleria nazionale dell’Umbria che ha affidato ad alcuni dei canali social più seguiti, da Le Frasi di Osho a Lercio, da Taffo a Legolize, la propria promozione attraverso dei post satirici con l’hashtag #artedellirriverenza.

Il post di Lercio è quello che fa discutere: “colto da sindrome di Stendhal nella sala del Perugino, portato d’urgenza a visitare Terni”.

La reazione, risentita, sui social è stata immediata e il sindaco di Terni, Leonardo Latini si è subito espresso. “Il post ironico di Lercio.it sul paragone tra la Perugia del Perugino e della sua splendida mostra e la città di Terni è sicuramente da classificare nella satira. Quella satira che spesso si basa sui luoghi comuni e taglia la realtà con l’accetta. Proprio per sfatare questi luoghi comuni, in particolare quello su Terni da considerare solo città industriale e quindi brutta, abbiamo lavorato in questi cinque anni in maniera concreta e per la prima volta in perfetta sintonia con la Regione Umbria, in particolare con l’assessorato al turismo”. Lo scrive in una sua nota il sindaco di Terni Leonardo Latini, in relazione alla questione del post promozionale della mostra del Perugino sponsorizzato dalla Galleria Nazionale dell’Umbria. “Detto questo risulta dunque ben difficile capire come un’istituzione dello Stato, la Galleria Nazionale dell’Umbria, per promuovere una mostra bellissima e che dovrebbe far da traino all’intero territorio regionale, possa pensare di sponsorizzare post come quello di Lercio.it basati su banali luoghi comuni che tutti insieme dovremmo contribuire a sfatare. Mi sembra, da ternano e da umbro, uno scivolone incomprensibile e inaccettabile. Attendiamo perciò chiarimenti dal direttore della Galleria Nazionale dell’Umbria, riservandoci di segnalare la questione al Ministero della Cultura. In quanto alla sindrome di Stendhal e Terni invito gli autori del post e soprattutto i loro committenti a rileggersi quel che scriveva George Byron della Cascata delle Marmore, la Cascata di Terni: forse non farà ridere, ma fa riflettere”.

“Se dovessimo avere un controllo allora è inutile andare a fare satira” la replica al TgR Umbria di Marco Pierini, direttore del museo con sede nel capoluogo regionale che in questi giorni dedica una grande mostra al Perugino. “Scegliere di lavorare con Lercio e gli altri – aggiunge – significa affidarsi alla loro creatività. Certamente chiedergli di non passare le righe ma francamente non mi sembra questo il caso. Se poi a qualcuno è sembrato ci dispiace, ma la cifra scelta è proprio quella della satira anche un po’ graffiante. Se poi dobbiamo farla edulcorata allora compriamo una pagina di pubblicità”.

“A noi ternani l’ironia piace moltissimo, direi che ce ne nutriamo fin dalla nascita” la risposta su Facebook del sindaco. “Quello che il direttore non capisce, o fa finta di non capire – aggiunge -, è che non si possono spendere soldi pubblici per prendere per i fondelli Terni. Non capisce che l’immagine ha un costo e provare a minare quella degli altri è un danno non solo culturale, ma anche economico. Non capisce nemmeno che i luoghi comuni si superano se tutti remano dalla stessa parte: Regione e Comune lo stanno facendo, la Galleria nazionale dell’Umbria evidentemente no”. “Vediamo che ne pensa il ministero” conclude Latini.

“Dalla Galleria Nazionale dell’Umbria un vero caso di bullismo istituzionale”. A dirlo è Michele Rossi consigliere comunale di Terni. “Sulla vicenda – aggiunge Rossi – ha già detto molto bene il Sindaco, situazioni come queste rischiano di rovinare in un attimo il grande lavoro di promozione dei nostri luoghi, fatto dal comune con il competente assessorato regionale. Rimane da aggiungere che dovrebbero solo scusarsi pubblicamente, sono un ente istituzionale e non possono permettersi di sfottere Terni. Promuovere un evento di rilevanza nazionale denigrando i presunti difetti della seconda città della regione è una vera caduta di stile. Per altro per riprendersi dalla sindrome di Stendhal basterebbe scendere a Fontivegge o a Ponte San Giovanni. E invece di ironizzare sui difetti propri lo si fa su quelli degli altri. Farlo su quelli degli altri è denigrare. Il fatto poi che non si voglia ammettere la scarsa lungimiranza dimostra come il rispetto sia ancora un concetto di la dall’essere acquisito. Se per il direttore di un museo nazionale il fatto che una intera comunità si sia sentita offesa da un attacco gratuito e banale è fatto di nessuna rilevanza, perché il problema è di chi sarebbe troppo sensibile per apprezzare la sottile ironia, dà la misura della superficialità con cui si svolgono ruoli di fondamentale importanza per la crescita culturale e umana di questa nostra regione”.

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6 Commenti

  1. …premesso che io NON avrei fatto, in partenza, alcun collegamento “denigrante” verso Terni, pongo però una domanda: chi è che tempo fa ha messo sui social un’immagine “goliardico-denigratoria” della classifica di serie B??? …chi è che da qualche anno non perde occasione di “denigrare” Perugia e la sua gente, nelle interviste, nei suoi “messaggi a social unificati”, dall’alto della sua carica di “rettore telematico” (e, ora, pure da “candidato sindaco”)??
    …eppure, in questi casi, non ho sentito alcuna “alzata di scudi” da parte di istituzioni, pure regionali…

    State sereni…

  2. mi pare che qui non sia in discussione una forma di goliardico sfottò tra tifoserie o tra cittadini di Perugia e Terni. Qui si tratta di utilizzare fondi pubblici da parte di soggetti preposti a valorizzare le eccellenze regionali, mettendo in ridicolo la seconda città dell’ Umbria che di bellezze storico culturali paesaggistiche ne vanta altrettante e la cui attrattività turistica forse disturba la miope e superata ( oltre che dannosa) presentazione dell’ Umbria come contrasto fra il bello ( Perugia) e il brutto ( Terni). L’ Umbria merita soggetti migliori per divulgare le eccellenze dell’ intera regione.

  3. Caro Evans, mi dispiace che tu non riesci a cogliere la differenza, tra sfottò calcistici, tipo mostrare la classifica di serie B, che non reca alcun danno economico ne sociale e la denigrazione di un territorio. La differenza è palese, in questo modo si continua a valorizzare solo una parte della regione e si continua, come da sempre, fanno il tg regionale, le istituzioni regionali e provinciali di Perugia a presentare Terni e il suo territorio come la feccia di questa regione. Che non lo capisce Evans, poco male, ma che la regione non si rende conto che così facendo rinuncia a gli introiti che porterebbero un turismo allargato a tutta la regione è davvero roba da matti. La cosa più brutta è che sono stati spesi i soldi di tutti, compresi quelli di chi è stato denigrato. Complimenti!

  4. ….che tu non riesca a cogliere….
    …che non lo capisca Evans…
    …che la regione non si renda conto….
    i congiuntivi?

    • Denigrare chi per forza non abbia avuto modo di studiare per vari motivi non da diritto di farsi superiori della propria cultura. Non si può sapere mai cosa nella vita hanno costruito con la loro ignoranza.(non ho messo virgole ecc. ecc.) forse hanno dato molto di più da chi li denigra. Per me l’ Umbria è e sarà sempre una non faccio differenze tra nord e sud, anche se da dire ne basta ed avanza.

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