Accademia Malibran Festival 2022, il 22 luglio serata inaugurale

Accademia Malibran Festival 2022, il 22 luglio serata inaugurale. La programmazione dettagliata è disponibile sul sito accademiamalibran.it.

Accademia Malibran Festival 2022, il 22 luglio serata inaugurale

Venerdi 22 luglio si terrà la serata inaugurale della XII edizione dell’Accademia Malibran Festival 2022; l’evento avrà luogo presso la sede dell’Accademia, ad Altidona, nella suggestiva cornice del Giardino degli Ulivi. Come ogni anno il cartellone proposto è un viaggio tra eventi musicali e culturali (Concerti Oro e Salotto Malibran) e percorsi didattici aperti a giovani musicisti (Master Classes di perfezionamento).

Ad arricchire la già importante proposta è previsto un evento di sensibilizzazione sul tema della donazione di midollo osseo, patrocinato dalla sede locale di ADMO – Colline Fermane: il Piccolo Festival di Musica, Letteratura e Medicina.

La serata inaugurale di venerdì è dedicata al celebre sassofonista Maurizio Giammarco, protagonista del Jazz in Italia fin dai primi anni ’70 e al suo straordinario ottetto Roman Shades Octet .
Ecco come Giammarco stesso racconta questo progetto musicale.

La musica del Roman Shades Octet è stata arrangiata in occasione di una Master Class e un conseguente concerto recentemente tenuti al Conservatorio Morlacchi di Perugia, in occasione dell’International Jazz Day dello scorso 29 Aprile.
Anche per questo concerto ritroviamo la stessa formazione, composta tutta da docenti attualmente in carica al Conservatorio, con la sola eccezione di un paio di sostituzioni.
Mi fu specificatamente richiesto per quell’occasione di assemblare un programma di mie composizioni: una richiesta che mi ha molto onorato in quanto ho sempre avuto come obiettivo artistico quello di perseguire una mia personale via di Jazz d’autore (una via in cui il mio linguaggio solistico potesse muoversi sincronicamente a una parallela ricerca sul piano compositivo), e soprattutto perché le occasioni di questo tipo sono veramente preziose, in quanto rare.
È stato quindi per me naturale selezionare all’interno del mio song-book (che al momento conta più di 400 brani di varia natura depositati alla SIAE) un piccolo sampler di composizioni adatte ad essere ri-arrangiate per un gruppo comprendente quattro fiati, dettaglio che implica un certo lavoro di arrangiamento e pianificazione. Ho quindi optato per una selezione di brani di epoche e esperienze diverse, da Amore a Prima Vista (un brano del repertorio di Lingomania, un gruppo che godette di una certa notorietà nei tardi anni ’80) al recentissimo A Memory Lapse, tratto dal mio ultimo lavoro discografico, fino a tre novità assolute (Mambone, On The Kid Side, Louisiana Dolphin). In seno al programma spicca una mia composizione del 2007, scritta espressamente per l’orchestra Jazz del Parco della Musica (di cui sono stato direttore dal 2005 al 2010) e alla quale tengo particolarmente: Roman Shades. Questo è un brano che esprime il mio altalenante feeling nei confronti della città eterna, una fagocitante e faticosa realtà con la quale siamo tutti continuamente obbligati a fare i conti. Essendo molti dei musicisti coinvolti dei residenti capitolini, ho trovato assolutamente pertinente il suggerimento del M° Marzi di dedicare l’intero progetto alle nostre “ombre romane”.
Un ringraziamento sentito all’Accademia Internazionale Maria Malibran, e in particolare a Rossella Marcantoni, per l’opportunità che ci offre di replicare questo concerto al quale mi sono dedicato con particolare cura e passione.
Maurizio Giammarco (Giugno 2022)
Rossella Marcantoni, direttore artistico dell’Accademia e docente di Canto presso il Conservatorio Morlacchi di Perugia commenta così l’iniziativa:

“Ringrazio tutti i musicisti e colleghi che fanno parte del Roman Shades Octet, progetto nato in seno al prestigioso Conservatorio Morlacchi di Perugia, Istituzione presso la quale molti di noi lavorano; in modo particolare sottolineo la preziosa collaborazione del collega e batterista Alessandro Marzi che da anni cura la programmazione dei concerti jazz dell’Accademia; infine, e soprattutto, ringrazio di cuore il grande Maurizio Giammarco per averci onorati della sua presenza con un progetto assolutamente unico.”

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