Ricostruzione a San Pellegrino di Norcia: vincoli e ritardi
A San Pellegrino di Norcia, a otto anni dal terremoto, la ricostruzione procede a rilento. La comunità locale, nonostante la determinazione a restare, esprime frustrazione per le difficoltà nel ripristinare le infrastrutture e gli edifici danneggiati dal sisma.
Il bilancio attuale dei lavori di ricostruzione è tutt’altro che positivo. Finora, solo tre dei quarantatré progetti esecutivi necessari per la ricostruzione degli aggregati edilizi della frazione sono stati presentati all’Ufficio Speciale per la Ricostruzione. Gli architetti e i tecnici coinvolti lamentano la presenza di vincoli burocratici stringenti imposti dal Parco dei Sibillini e dalla Soprintendenza, che complicano ulteriormente il percorso verso la ripresa. San Pellegrino di Norcia è una delle località che, trovandosi in un’area di grande valore paesaggistico, è soggetta a rigide normative che rallentano l’avvio dei cantieri.
Secondo il sindaco di Norcia, Boccanera, entro la fine di settembre sarà indetta una gara d’appalto per la ricostruzione del cimitero di San Pellegrino e di altri cimiteri comunali ancora inaccessibili. Questa misura è considerata prioritaria per ridare dignità e normalità alla comunità locale, che attende da anni un ritorno alla stabilità.
Sul fronte dei finanziamenti, il commissario straordinario per la ricostruzione, Castelli, sta lavorando per estendere i contributi oltre la scadenza del 30 dicembre 2025. L’obiettivo è garantire che i proprietari degli immobili colpiti dal sisma non siano gravati da ulteriori oneri dopo la fine del bonus del 110%, una misura introdotta per agevolare la riparazione dei danni.
Nonostante le difficoltà, la comunità di San Pellegrino di Norcia cerca di rimanere unita e attiva. In paese sono stati organizzati eventi sociali e culturali, come cene e feste, per mantenere viva la coesione sociale. Inoltre, circa quindici giovani hanno deciso di restare in loco, sperando in un futuro migliore e contribuendo a mantenere viva la comunità.
A livello regionale, i numeri delle pratiche presentate per la ricostruzione indicano un impegno costante. In Umbria, sono state inoltrate circa 5000 richieste di intervento, di cui 3200 sono state approvate e finanziate, mentre quasi 2000 cantieri sono stati completati. Tuttavia, a San Pellegrino di Norcia, i progressi sono stati limitati, e le aspettative della popolazione non sono ancora state pienamente soddisfatte.
L’incontro più recente tra le autorità locali e i rappresentanti delle istituzioni ha segnato un passo in avanti nella ricerca di soluzioni per accelerare la ricostruzione. Durante l’incontro, è stata proposta l’introduzione di deroghe utili per superare alcuni degli ostacoli burocratici considerati insormontabili, con l’obiettivo di sbloccare i progetti rimasti fermi. Le autorità locali stanno lavorando per confermare queste deroghe e procedere con una ricostruzione che rispetti le normative ma sia anche più rapida ed efficace.
Il percorso di ricostruzione a San Pellegrino di Norcia resta comunque difficile. I ritardi accumulati e i rigidi vincoli normativi sono considerati dai residenti come barriere significative alla ripresa. La determinazione della comunità a rimanere nel proprio territorio e a ricostruire le proprie case è chiara, ma il processo richiede un maggiore supporto e interventi più mirati da parte delle istituzioni.
La situazione attuale evidenzia la necessità di un maggiore coordinamento tra le autorità locali, regionali e nazionali per assicurare che la ricostruzione possa procedere senza ulteriori rallentamenti. Con la volontà di superare le sfide attuali, la comunità di San Pellegrino di Norcia continua a sperare in un ritorno alla normalità, sostenuta da un impegno comune per la ricostruzione e il recupero del territorio colpito dal terremoto.
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