
Ultimi giorni prima del via ufficiale per i ragazzi della Sicoma Valdiceppo: coach Pierotti ha programmato l’inizio della preparazione per mercoledì 26 Agosto, ore 19,30 PalaCestellini.
Un paio di sedute interlocutorie, giusto per smaltire un po’ di ruggine accumulata durante l’estate e per rimettersi in movimento, prima che i carichi di lavoro crescano progressivamente nelle giornate successive.
Ma mentre si affrontano tutte le questioni organizzative e si definiscono anche i programmi dei gruppi giovanili nell’ambito del progetto di Basket Academy, è dell’ultima ora la notizia ufficiale che ad arricchire il roster ponteggiano ci sarà anche Federico Burini.
Si tratta di un ritorno particolarmente gradito, dopo l’esperienza che il Buro ha fatto ad Ascoli lo scorso anno, attestandosi tra i realizzatori più prolifici nel girone marchigiano. Classe 1993, Federico è il classico rompicapo per qualsiasi allenatore, perché è in grado di alternare giocate pazzesche ad amnesie inspiegabili, magari legate ad episodi insignificanti che gli fanno perdere la concentrazione.
Ma se parliamo di talento, cioè della facilità con la quale la pallacanestro gli esce dalle mani, allora ci sono pochi rivali. Il problema è il solito, cioè quello di non accontentarsi di quello che hai, ma di crederci e svilupparlo con continuità.
Aspetti sui quali dovrà impegnarsi ancora di più, anche se gli ultimi report lo danno non solo maturato nella lettura del gioco, ma anche più continuo e determinato nel lavoro fisico, che tradizionalmente non ha mai occupato le prime posizioni nella sua scala delle priorità.
Nell’anno della serie B era partito convinto in partenza che non avrebbe giocato mai, e che il livello fosse troppo elevato per lui.
E’ finita che non solo si è conquistato minuti importanti, ma ha anche messo in grande difficoltà molti dei suoi diretti avversari. Leggendarie alcune sue folate offensive nelle quali ha risvegliato compagni e pubblico con giocate spettacolari dal palleggio o con le sue triple ‘pizzicate’, spesso fuori equilibrio: se è facile non c’è mica gusto!
Chi se lo ricorda danzare come un provetto ballerino negli spogliatoi in uscita dalla doccia, chi lo ha ascoltato cantare meglio che a xfactor in trasferta, chi adora le scommesse anche sulla lotta delle formiche rosse, chi ha assistito a interminabili e spesso esilaranti uno contro uno a fine allenamento con tanto di telecronaca in inglese, sa che la sua presenza in campo e fuori sarà uno spettacolo. Il Buro c’è.
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