
Calcio, Sudtirol-Perugia, sfida tra centurioni
di Gianluca Drusian
A Bolzano/Bozen, allo stadio Druso, console romano della dinastia Claudia, si scontrano domenica 5 marzo alle ore 15.00 due veri e propri centurioni che portano il nome di “Castorius” e” Bisolum”.
Ognuno dei due ha legato e sta legando il proprio nome ed il proprio onore e merito (il titolo di centurione lo hanno meritatamente conquistato sul campo di battaglia se non altro per le doti di leadership e per valore espresse durante lo scontro) a quello del Perugia calcio.
Chi non ricorda la stagione del tecnico di Porretta Terme al Perugia del 2015/16 della quale, però, lo stesso Bisoli ne ha più volte rimarcato la negatività della esperienza soprattutto motivata dalla mancanza di unità di intenti tra tutte le componenti dell’ambiente perugino.
Fuori, anzi scagli la prima pietra chi, in quella stagione, non ha mai criticato il gioco della squadra di Bisoli così come è stato fatto, quest’anno, all’inizio della stagione nei confronti di Castori.
E’ vero anche che, tanto Bisoli che Castori, nelle loro dichiarazioni alla stampa, hanno comunicato spesso cose diametralmente opposte a quanto i più avevano modo di vedere. Ma, come diceva il saggio “ride bene chi ride ultimo” ed infatti tanto Castori che Bisoli possono vantare una carriera professionale di tutto rispetto in barba a qualsiasi detrattore.
C’è anche da evidenziare che, in comune, i due allenatori hanno un modo di essere importante che, nel mondo del calcio, è sempre più difficile poterlo realizzare e cioè entrambi appartengono alla categoria di coloro che non sono disposti a scendere a compromessi con nessuno.
Fatte queste doverose premesse, venendo alla partita di Bolzano, le due squadre si presentano all’appuntamento con obiettivi diametralmente opposti anche se, in casa altoatesina, forse per scaramanzia, parlano ancora di fare punti per la salvezza.
Bisoli si avvarrà, con molta probabilità, del suo marchio di fabbrica ovvero il 4-4-2 che da sempre gli ha garantito quei risultati ottenuti e, per farlo, avrà davanti la possibilità di scegliere tra Cissè, Odogwu e Mazzocchi. Ma la vera forza della squadra sorpresa della cadetteria risiede, molto probabilmente, nel gruppo e nella società.
Da più parti, nei media nazionali e nelle testate giornalistiche più importanti, si sono domandati da cosa dipenda la forza di questa squadra e, tutti, ne hanno evidenziato una caratteristica: il fatto di essere una società solida ma, soprattutto di avere un rapporto stretto con il proprio territorio con almeno 240 aziende locali a garantirne denaro ed investimenti. Come quelli fatti per le strutture e per la squadra utilizzando non la tecnica di andare a prendere giocatori di grido e spendere tanto ma ragazzi che hanno voglia di fare e crescere, senza spendere neanche un soldo in più rispetto a quelli in dotazione.
Mister Castori, dal canto suo, potrà riavere Rosi, almeno così sembra e potrà così scegliere sia in difesa, vista la buona prestazione di Struna contro il Como e Sgarbi che in attacco. Ci sarà la possibilità di avere più di un ballottaggio, visto il probabile rientro di Di Serio (anche se non confermato al momento in cui scrivo), anche tra Matos, Di Carmine ed Olivieri.
Quello che conterà, comunque, sarà la cosiddetta in gergo “fame di vittoria”. A poche, una decina, giornate dalla fine del campionato, sbagliare può significare non recuperare più.
Commenta per primo