Rivolta Pride Bologna, migliaia non basta Ddl Zan siamo 30mila, contro violenza sistemica

Rivolta Pride Bologna, migliaia non basta Ddl Zan siamo 30mila, contro violenza sistemica’

Migliaia di persone hanno sfilato nel pomeriggio per le vie di Bologna per il ‘ Rivolta Pride’ : “Siamo 30mila”, dicono gli organizzatori quando la manifestazione è ormai conclusa ai Giardini Margherita. “Oggi ci siamo riprese la città, per dire che vogliamo molto di più di Ddl Zan, contro la violenza sistemica che colpisce le nostre vite di persone lgbtqia+, di persone con disabilità o razzializzate”, aggiungono.

  • Il Rivolta Pride si inserisce all’ interno della settimana transfemminista organizzata da Non Una Di Meno, “perché la violenza contro cui combattiamo è la stessa”.

Secondo gli organizzatori “lo hanno reso evidente gli attacchi al Ddl Zan, così come la decisione di Erdogan di ritirarsi dalla Convenzione di Istanbul, motivata da una retorica della famiglia tradizionale fortemente omolesbobitransfobica. La lotta alla violenza sistemica è una lotta transfemminista e queer, una lotta intersezionale e trasversale, perché trasversale e sistemica è la violenza che combattiamo”.

  • Fabrizio Marrazzo, portavoce nazionale del Partito Gay

“Nel 1996 ero uno studente e ricordo il primo Pride della città che fu fatto grazie a molti attiviste ed attivisti ed anche grazie alla amministrazione comunale che con il sindaco Bassolino fecero si che Napoli ebbe il suo primo Pride purtroppo dal 1996 ad oggi sono ancora molti i diritti che mancano anche a Napoli per la nostra comunità LGBT+ che subisce discriminazione a scuola, in famiglia e sul lavoro e non esiste nessun sostegno strutturato se non quanto fatto a fatica dalle associazioni.

Noi ci immaginiamo una Napoli dove in ogni scuola si lotti all’omofobia, dove per ogni ragazzo/a cacciato/a di casa ci sia un luogo sicuro che lo accolga, dove le aziende che lottano contro la discriminazione siano le sole a lavorare per le istituzioni. Per questo presenteremo una lista anche per le prossime comunali anche a Napoli.

La nostra comunità rappresenta il 15% della popolazione e non vogliamo delegare ad altri la nostra rappresentanza”. Lo dichiara Fabrizio Marrazzo, portavoce nazionale del Partito Gay per i diritti LGBT+, Solidale, Ambientalista e Liberale.

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