Richiesta di sostegno per tutela minori, appello a Regione e Governo
I Comuni dell’Umbria stanno chiedendo alla Regione e al Governo un maggiore supporto per affrontare le delicate questioni legate alla tutela dei minori. Questo appello è stato ribadito dall’assessora alle politiche sociali del Comune di Perugia, Costanza Spera, che ha sottolineato come le risorse attualmente disponibili siano insufficienti per garantire il necessario supporto. La richiesta è stata avanzata in occasione della sottoscrizione di un documento promosso da Anci Umbria da parte di tutti i Comuni capofila delle zone sociali della regione.
Secondo Spera, i compiti dei Comuni in questo ambito sono estremamente complessi e riguardano la prevenzione del disagio, il sostegno alle famiglie e la cura del benessere psicofisico dei minori. Questi interventi, che richiedono risorse ingenti, sono difficili da sostenere in un contesto di continui tagli alle finanze degli enti locali. La soluzione proposta è la creazione di un fondo di riserva regionale a cui i Comuni possano attingere in caso di necessità. Inoltre, si chiede al Governo di istituire un fondo statale dedicato o di modificare la legge 328/2000 per garantire rimborsi agli enti locali nei casi di inserimento di minori in comunità educative.
Nel 2023, il Comune di Perugia ha affrontato spese pari a circa 4,8 milioni di euro per pagare le rette relative all’inserimento di minori in comunità educative. Questa cifra, secondo Spera, potrebbe aumentare nel 2024 a causa del crescente bisogno di assistenza. I servizi sociali del Comune sono infatti sempre più coinvolti nel supportare i minori e le famiglie in difficoltà, cercando al contempo di limitare il problema attraverso la partecipazione a programmi specifici come il P.I.P.P.I. (Programma per la prevenzione dell’istituzionalizzazione dei bambini).
Oltre al sostegno richiesto a livello regionale e nazionale, l’assessora ha auspicato un rafforzamento del sistema dell’affido come strumento per aiutare le famiglie in difficoltà. Il rafforzamento di questo strumento potrebbe alleviare parte della pressione sui servizi sociali e contribuire a ridurre il numero di minori inseriti in comunità.
Il documento sottoscritto dai Comuni capofila delle zone sociali dell’Umbria evidenzia l’importanza di una collaborazione tra istituzioni per garantire ai minori il miglior sostegno possibile. La proposta è vista come un passo necessario per fronteggiare le difficoltà attuali e assicurare una gestione sostenibile delle risorse a livello locale.
Commenta per primo