
Nuovo Dpcm Covid, resta modello fasce, Rt 1 arancione, 1.25 zona rossa
Resta il modello per fasce con l’abbassamento delle soglie. Scatterà prima quindi l’ingresso in zona arancione o rossa: Rt 1 per arancione, 1.25 per la zona rossa. Ma si pensa anche “di intervenire anche sugli indici di rischio per facilitare gli ingressi in arancione, ad esempio le Regioni a rischio alto”. Sarebbe stata invece tolta dal tavolo l’ipotesi -avanzata da Cts e Iss e sui le regioni si sono dette contrarie- di far scattare la zona rossa con 250 casi ogni 100mila abitanti.
E poi: verso lo stop per l’asporto per i bar dalle 18 come misura anti-movida con la richiesta degli enti locali di ristori certi per le categorie costrette a chiudere. Ed inoltre stop alla mobilità tra le regioni, anche se gialle. Sono alcuni punti dello schema del nuovo Dpcm discusso oggi in una riunione tra il governo, Regioni, Anci e Upi con i ministri Francesco Boccia e Roberto Speranza.
Mercoledì il ministro della Salute sarà in Parlamento ed è poi prevista una nuova riunione giovedì con gli enti locali “per tirare le fila”. Il nuovo testo mantiene un’impostazione rigorosa. E oggi lo stesso premier Giuseppe Conte ha motivato così la necessità di essere prudenti: “Sta arrivando una impennata dei contagi, dopo Gran Bretagna, Irlanda Germania, sta arrivando anche da noi e non sarà facile, dobbiamo fare ancora dei sacrifici”.
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nella bozza no week end arancioni – ipotesi zona bianca
Linea prudente anche se sembra non ci sarà l’ipotesi di week end arancioni in tutta Italia, come l’ultimo fine settimana, nel nuovo testo. “Nella bozza non c’è”, ha detto Speranza alle regioni. Anche se alcuni governatori, come Vincenzo De Luca, avrebbero preferito una zona arancione nazionale con strette ulteriori eventualmente, per mantenere una linea di prudenza su tutto il territorio.
Alla riunione di oggi ha partecipato anche la neo-assessore alla Sanità lombarda, Letizia Moratti, a cui il ministro Boccia ha fatto gli auguri di buon lavoro. A quanto viene riferito, c’è stata una sostanziale condivisione all’impianto del nuovo Dpcm da parte delle regioni unita al pressing per ristori adeguati alle attività penalizzate dalle misure anti Covid. Compresi gli stessi bar che potrebbero vedere precluso l’asporto dopo le 18 con le nuove regole. Con il mantenimento delle fasce, certa la non riapertura degli impianti di sci dal 18 gennaio.
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De Luca ad Azzolina, ‘su scuola eviti di alimentare protesta’
“Difficile aprire gli impianti, in quelle regioni dove le scuole restano chiuse…“, aveva detto ieri sera Speranza in Tv. E la scuola è stato uno dei temi toccati nella riunione anche per le dichiarazioni del ministro Lucia Azzolina di stamattina: “Nelle regioni a fascia gialla tutto è aperto tranne la scuola superiore e questo creerà profonde cicatrici, i ragazzi hanno bisogno di sfogare la loro socialità. Sono molto preoccupata, oggi la Dad non può più funzionare”. Parole a cui il governatore De Luca replica: “La posizione della ministra è chiara, ma evitiamo di alimentare da parte del ministero una protesta”.
Rassicura il ministro Boccia: “Sono convinto che nei prossimi giorni con l’implementazione delle dosi in tutti i territori potremo scrivere una pagina importante nella storia questa tragedia. Tutte le regioni stanno accelerando e il governo è pronto a sostenere ulteriori sforzi. Quindi nessuna pagella ma sforzo comune per il bene di tutti. Dal tunnel si esce tutti insieme“.
(Mon/Adnkronos)
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