Inaugurata la mensa “Don Gualtiero”, la seconda della Caritas diocesana

Inaugurata la mensa "Don Gualtiero", la seconda della Caritas diocesana

Inaugurata la mensa “Don Gualtiero”, la seconda della Caritas diocesana

E’ stato il cardinale Gualtiero Bassetti ad inaugurare la seconda mensa della Caritas diocesana realizzata a Perugia città, dopo la “San Lorenzo”. Porta il nome del cardinale: “Don Gualtiero”. Si trova presso il “Villaggio della Carità – Sorella Provvidenza” in via Montemalbe 1 (zona via Cortonese). Questa mensa, di fatto, è già operativa da marzo nel fornire pasti a quindici profughi ucraini accolti dal vicino “Rifugio Francescano” dei Frati Cappuccini della Provincia Serafica dell’Umbria, ordine religioso che, nel 2014, ha dato in comodato d’uso gratuito alla Caritas diocesana il complesso dove sorge il “Villaggio della Carità” gestito dalla Fondazione “San Lorenzo”, braccio operativo della stessa Caritas.


«Sono commosso – ha affermato Bassetti, arcivescovo di Perugia e presidente della Cei – non perché questo posto porta il mio nome ma perché dare da mangiare agli affamati è la prima opera di misericordia corporale. Sul tramonto del mio episcopato vedo sorgere un segno bello e un sogno di carità. Per me questo è un bellissimo giorno che mi ripaga. Questa è una grande consolazione e una grande gioia».


La mensa “Don Gualtiero”

Quest’ultima opera segno, che è stata fortemente voluta dal cardinale Bassetti, annuncia il direttore della Caritas, don Marco Briziarelli, «l’abbiamo intitolata al nostro vescovo don Gualtiero, Sua Eminenza il cardinale Bassetti, grati per la sua grande anima di carità nell’aver messo sempre i poveri al centro del suo ministero. Questa è una nuova opera-punto di ristoro che si aggiunge alla mensa “San Lorenzo”, che continuerà la sua attività per le persone in difficoltà del centro storico, mentre la mensa “Don Gualtiero” rivolge il suo sguardo alle povertà dei quartieri periferici della città che ruotano attorno alla stazione ferroviaria di Fontivegge».

Una mensa anche relazionale

Questa nuova mensa, precisa il direttore Caritas, «non vuole essere esclusivamente una mensa per i poveri di natura economica, ma una mensa “relazionale” che sia attenta anche ad altre povertà quali la solitudine di tanti anziani e famiglie che incontrano difficoltà ad arrivare alla fine del mese, che non sono certificate tra quelle povere».

L’auspicio, sottolinea don Briziarelli, «è che questo luogo sia un ambiente di incontro, di relazione e di esperienza per dare un volto alle persone che vivono difficoltà umane e materiali, quindi una mensa aperta anche a famiglie che decidono di pranzare un giorno con i poveri. A queste verrà chiesto di contribuire alla gestione della mensa con un’offerta libera».

Parte integrante di un progetto più grande è la mensa “Don Gualtiero”. A spiegarlo è sempre don Briziarelli nell’evidenziare che «rappresenta un completamento importante di questo progetto che sarà definitivo non appena inaugureremo i nuovi sei grandi appartamenti che si aggiungono ai sei attuali del “Villaggio della Carità”, portando la sua capienza recettiva a ben 21 famiglie ospitate per un totale di 80 persone che attualmente sono una cinquantina. Contributo fondamentale per questo progetto – conclude il sacerdote – è giunto dall’8xMille della Chiesa cattolica, per un importo complessivo di 250.000 euro, che comprende la mensa, i sei nuovi appartamenti, il servizio doccia e l’area verde con giochi per bambini».

Come accedere alla mensa. Nella fase di avvio e nel rispetto delle norme anti Covid-19, la nuova mensa ospiterà, per il momento solo a pranzo (da lunedì a sabato, ore 12-14), fino a 50 persone e non soltanto in gravi difficoltà economiche (queste accederanno gratuitamente al servizio dopo essersi rivolte al Centro di Ascolto diocesano la cui sede è sempre presso il “Villaggio della Carità”, aperto dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 13), ma anche persone sole che intendono consumare un pasto in compagnia (queste, invece, potranno accedere alla mensa versando un contributo volontario). I pasti (primo, secondo, contorno e frutta-dessert) saranno cucinati in loco da cuochi volontari utilizzando materie prime di qualità donate o acquistate. Gli ospiti, soprattutto, troveranno un clima molto familiare grazie all’accoglienza riservata loro da 28 volontari che a turno presteranno servizio in cucina e in sala mensa.

Un cuoco-ingegnere coordinatore. Superata l’emergenza da Covid-19, la mensa “Don Gualtiero” potrà ospitare fino ad un massimo di 75 persone, le cui pietanze saranno servite attraverso self-service. Ad annunciarlo è Victor Bertoli, ingegnere elettromeccanico italo-argentino a riposo con diploma di cuoco rilasciato dall’Università dei Sapori di Perugia, volontario Caritas

La mensa – alla cui inaugurazione hanno partecipato tra gli altri anche il prefetto di Perugia Armando Gradone, il sindaco di Perugia Andrea Romizi e l’assessore alle politiche sociali Edi Cicchi – è parte integrante di un progetto più grande che vede coinvolto il Villaggio della Carità.

“Quanto qui realizzato dà l’idea che si sia fatto un grande passo in avanti verso l’altro e chi è in maggiore difficoltà”. A dirlo è il sindaco di Perugia a margine dell’inaugurazione. “Siamo riconoscenti alla Caritas, alla Diocesi e alla comunità francescana per quello che è stato qui realizzato. E’ valore inestimabile non solo per la mensa, ma anche per altri spazi e servizi. Forse conviene chiamarla non più mensa, ma cittadella della carità”.



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