Commemorazione in onore di Barbara Cicioni, vittima della violenza di genere

Commemorazione in onore di Barbara Cicioni, vittima della violenza di genere

Di Rossano Pastura
“Sarà istituito un premio in onore di Barbara Cicioni, nel giorno del suo ricordo”. E’ quanto affermato dall’amministrazione Comunale di Marsciano in occasione della commemorazione dedicata alla giovane mamma, vittima nel 2007 di femminicidio.

La manifestazione si è tenuta lunedì 25 maggio a Morcella, frazione del comune di Marsciano dov’era nata Barbara. L’evento è stato promosso dalle associazioni Arcus e amici di Morcella e si è svolta all’aperto, nel rispetto delle norme di contrasto all’epidemia da Coronavirus.

Alla ricorrenza hanno partecipato familiari e amici di Barbara e, in rappresentanza dell’amministrazione Comunale di Marsciano, il sindaco Francesca Mele, il vicesindaco Andrea Pilati e gli assessori Manuela Taglia e Roberto Consalvi.

“Il brutale femminicidio di cui e stata vittima Barbara Cicioni – ha affermato il sindaco Francesca Mele – è una ferita che continua a segnare la nostra comunità ma che ci spinge anche a combattere ancora con più forza quell’atteggiamento culturale del quale si alimentano le tante forme di violenza di genere”.

La giovane donna, mamma di due bambini e incinta all’ottavo mese di una femminuccia, venne massacrata di botte e soffocata nella notte fra il 24 e il 25 maggio del 2007.

A commettere l’omicidio, all’interno dell’abitazione di Compignano, altra piccola frazione del comune di Marsciano, fu il marito Roberto Spaccino. Nella stanza accanto dormivano i due figli della coppia che, all’epoca dei fatti, avevano appena 8 e 4 anni.

L’omicida, che in un primo momento tentò di depistare le indagini, simulando un tentativo di rapina nella “villetta rosa”, come venne definita all’epoca, è stato condannato all’ergastolo dalla Corte di Assise di Perugia.

Stando agli atti emersi nel corso delle 33 udienze del processo, Spaccino era un violento abituale, autore di numerosi maltrattamenti nei confronti della moglie.

L’uomo, quella maledetta notte, a seguito dell’ennesima lite scatenata dalla morbosa gelosia, prima massacrò di botte la giovane Barbara per poi soffocarla con un cuscino.  Ad aggravare la posizione dell’omicida, la lucidità dimostrata nel simulare un furto per cercare di discolparsi.

Il ricordo del Sindaco.

“L’ultima volta che vidi Barbara – ricorda Francesca Mele – fu nella sua lavanderia. Mi colpì il fatto che la donna sempre gioviale che conoscevo aveva smesso da qualche tempo di sorridere. Pochi giorni dopo fu uccisa.”

Il Sindaco, che ha sottolineato il suo essere donna, madre e avvocato che si occupa di diritto familiare, ha sottolineato “quanto possa essere importante per una donna che subisce violenza all’interno della propria famiglia, avere intorno una rete di soggetti in grado di riconoscere queste dinamiche, aiutarla a portarle alla luce e dare l’assistenza necessaria prima che sia troppo tardi. Quando una donna chiede aiuto deve poter contare sul supporto di tutta la comunità e delle sue istituzioni. Barbara, come tante altre donne, è stata vittima anche dell’indifferenza e di una società sempre più individualista, in cui si fa fatica ad entrare in relazioni autentiche ed empatiche con gli altri. Combattere, quindi, l’indifferenza e creare la giusta consapevolezza sia della gravità del fenomeno che dell’importanza che ha l’impegno di ognuno di noi significa aiutare tante vittime. Educare, in famiglia come a scuola, al rispetto dell’altro e quindi di una persona dotata di una propria autonomia, indipendenza e diversità, vuol dire togliere la linfa di cui si alimentano tante forme di violenza verso gli altri. A questo, come amministratori, stiamo lavorando proprio per sradicare dalle nostre comunità tutti quegli atteggiamenti culturali dai quali prendono le mosse tragedie come quella di Barbara”.

Ad annunciare l’istituzione del premio è stata l’assessore Manuela Taglia, che ricordando le attività di ordine culturale ed educativo intraprese dal Comune di Marsciano per il contrasto alla violenza di genere, ha sottolineato la volontà di creare “un premio dedicato a Barbara Cicioni con il quale coinvolgere le scuole e le personalità del modo della cultura, dello spettacolo e del lavoro che operano per aiutare le vittime di violenza e sensibilizzare l’opinione pubblica”.

“Il premio – ha concluso l’assessore Taglia – potrebbe essere celebrato proprio nel giorno che decideremo di dedicare al ricordo di Barbara, in collaborazione con la comunità di Morcella che ringrazio, a nome di tutta l’amministrazione, per l’impegno e la disponibilità nel portare avanti questa iniziativa”.

Le associazioni del territorio, intanto, hanno chiesto al Comune di intitolare a Barbara una via o uno spazio pubblico della frazione.

Quello del femminicidio è un tema di grande attualità e di estrema gravità che interessa il nostro paese.

I numeri sono tremendi, basti pensare che al 1 di aprile erano già 19 le donne uccise da uomini violenti, spesso mariti o conviventi.

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