Subito Piano vaccini anti covid per personale front-end di Poste Italiane

A chiederlo è la segreteria provinciale di Perugia del Failp Cisal

Subito Piano vaccini per personale front-end di Poste Italiane

Subito piano vaccini per personale front-end di Poste Italiane

Sin dall’inizio della pandemia, già dal marzo 2020, il personale di Poste Italiane spa è stato chiamato a svolgere ininterrotamente la propria funzione di operatore di servizi essenziali nell’ambito del servizio universale (settore del recapito postale) che degli uffici postali (garantendo ogni tipo di servizio a partire dal pagamento delle pensioni ogni fine mese al contrario di quanto avveniva in passato) in stretto adempimento di un proprio dovere esponendo tuttavia centinaia di uomini e donne a notevoli rischi per la propria salute.

“Nessuno si è occupato ed interessato dei lavoratori di Poste Italiane in tutto questo periodo di pandemia, lavoratori che, dal canto loro, hanno sempre continuato a svolgere la propria missione, in silenzio, senza fermarsi neanche un minuto come hanno fatto tante altre catogorie-ha sottolineato in proposito il segretario regionale Failp-Cisal Giuliano Tognellini- Adesso è forse arrivato il momento di dire “grazie” a queste persone che, di fatto, possono essere catalogate senza smentita alcuna tra le categorie maggiormanete esposte a rischio contagio.”

“Il personale di Poste – ha proseguito lo stesso Tognellini-è stato chiamato in più occasioni a rivestire un ruolo importante nella lotta contro il virus. Basti pensare al lavoro svolto in alcune Regioni nella consegna e trasporto dei vaccini nelle strutture designate e, da ultimo, il mettere a disposizione della Regione Lombardia la propria organizzazione al fine di velocizzare il piano di prenotazione delle vaccinazioni.”

“Tenuto conto anche di quanto già richiesto dai vertici aziendali di Poste all’attuale Governo in carica- hanno proseguito dalla segreteria regionale Failp- come sindacato non possiamo che renderci portavoce della necessità di predisporre e concordare insieme con tutte le altri parti sociali e d’intesa con le istituzioni regionali locali, di un piano vaccinazione anche per il personale front-end di Poste Italiane e, per questo, rimaniamo a disposizione di chi vorrà ascoltarci. Piano che ha già visto inserire, non senza una punta di sorpresa (sia a livello nazionale che regionale in alcune regioni d’Italia) alcune categorie professionali meno esposte al rischio contagio di quella da noi rappresentata.”

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