Rt contagio covid Umbria intorno a 0,96 su media mobile sette giorni
E’ “intorno a 0,96 l’indice Rt per l” epidemia Covid in Umbria in base alla media mobile a sette giorni. Lo ha detto Carla Bietta, del Nucleo epidemiologico della Regione, nella conferenza stampa settimanale di aggiornamento. Bietta ha parlato di “una fase di tendenziale stabilità che si mantiene però con una numerosità di casi ancora consistente e cioè superiore a 200 al giorno”. L” indice Rt, comunque, “è minore quindi al più alto dato italiano”.
Continua ancora la discesa degli attualmente positivi in Umbria, così come i ricoverati negli ospedali. Oggi 487, 6 in meno di ieri secondo i dati aggiornati dalla Regione alla data dell’11 marzo. Nelle terapie intensive si trovano 80 pazienti, uno in più.
Sono 322 i guariti nell’ultimo giorno. Gli attualmente positivi, 6.597, 43 meno di ieri. I nuovi positivi sono stati 283 e 4 i morti (1.130 in totale). I tamponi analizzati sono stati 3.721 e i test antigenici 2.520.
I comuni che ancora hanno un alto numero di contagi covid a tre sono Assisi (296 in discesa), Bastia Umbra (200 in discesa), Città di Castello (450 in salita), Foligno (809 in discesa), Fuori regione (723 in salita), Gubbio (119 in salita), Marsciano (145 in discesa), Nocera Umbra (107 in discesa), Orvieto (144 in salita), Perugia (891 in discesa), San Giustino (131 in salita), Spello (169 in discesa), Spoleto (280 in salita), Terni (498 in salita), Trevi (91 in discesa) Umbertide (131 in salita).
“L’andamento epidemiologico in Umbria vede una lenta e consolidata discesa della curva dei contagi nella provincia di Perugia, mentre nella provincia di Terni si assiste ad un aumento dei casi positivi”: lo ha detto l’assessore regionale alla Salute, Luca Coletto, in apertura della conferenza stampa di aggiornamento settimanale sulla gestione dell’emergenza covid in Umbria. All’incontro sono intervenuti oltre all’assessore Coletto, il direttore regionale alla Salute, Claudio Dario, il commissario regionale per la l’emergenza covid, Massimo D’Angelo, la dottoressa Carla Bietta del Nucleo epidemiologico regionale.
Dopo aver ricordato che “le varianti sono molto più infettive e questo giustifica la lentezza della discesa della curva epidemiologica”, l’assessore Coletto per quanto riguarda il tema delle vaccinazioni Coletto ha reso noto che “il nuovo piano nazionale prevederà il criterio della somministrazione per fasce d’età e che l’Umbria per le somministrazioni di dosi è in netta risalita e si colloca tra le prime regioni a livello nazionale. Ciò dimostra che, se si hanno a disposizione i vaccini, la nostra regione è pronta e rapida nell’adattare il proprio programma anche aumentando il numero dei punti vaccinali”.
Il commissario D’angelo ha riferito che il sistema di gestione degli interventi vaccinali è stato fortemente potenziato e il totale dei vaccini somministrati è pari a 82.171. Infatti, mentre il primo marzo il numero delle dosi inoculate era 33.367, il 10 marzo era 60.971 con un incremento pari al 45 per cento.
D’Angelo ha aggiunto che per rendere più capillare sul territorio gli interventi, si stanno predisponendo nuovi punti vaccinali, mentre con i medici di medici di assistenza primaria si sta valutando la possibilità di un loro coinvolgimento massivo nella campagna vaccinale, qualora arrivi un’adeguata quantità di dosi.
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