Marito di Serena Autieri, operata dal prof Caraffa: “Ma quanto so’ bravi al Santa Maria della Misericordia?”

Una caduta rovinosa dagli sci  sulle piste di Cortina e come spesso capita gli arti statisticamente più esposti sono le ginocchia. Enrico Griselli, giovane impresario teatrale di Spoleto, non ha fatto eccezione: rottura dei legamenti del ginocchio destro e di due  menischi. “Mia moglie che mi seguiva, ha subito  capito che l’infortunio era grave; ha sollecitato i soccorsi e una volta tornati in albergo il nostro  primo pensiero  è stato quello di contattare il Prof. Caraffa. Già  la sua voce mi ha rincuorato, ed ora eccomi qui in Ospedale a Perugia, impaziente di riprendere la mia attività”.

Il direttore della struttura complessa di Ortopedia di Perugia che lo ha operato ieri mattina, lo invita ad un minimo di prudenza: “ Tra 40 giorni potrai riprendere  l’attività  sportiva  ma per questa stagione di  tornare a sciare  non se ne parla.”

Tra  paziente e medico è nato un rapporto di fiducia, rafforzatosi nel tempo, da quando al S. Maria della Misericordia arrivò la moglie di Griselli, Serena Autieri, un’attrice cinematografica e teatrale  di grande successo, che all’epoca  si  era infortunata ad un piede, quando mancava poco più di un mese al  suo debutto al Teatro Sistina di Roma nello spettacolo musicale Rinaldo in Campo che apriva le grandi rappresentazioni del 150 anniversario dell’Unità di Italia. “Ero molto  preoccupata di non farcela, stavo per arrendermi anche se sono una  tenace di natura- ricorda l’attrice con l’ufficio stampa dell’Azienda Ospedaliera-. Fu un amico di Enrico che lavorava a Londra a consigliarci il prof. Caraffa.

Il resto lo fece una consultazione su internet ed i risultati conseguiti da lui e dalla sua equipe  e certificati dal Ministero della Salute. Non solo riuscì ad arrivare in grande forma allo spettacolo, ma quell’incontro ci ha permesso di conoscere un professionista di grande spessore non solo professionale ma anche umano”. Il Prof. Caraffa si schernisce: “ La modestia è una sua alleata , cosi come la disponibilità – sottolinea ancora  Griselli-. Mio padre è medico di medicina generale a Spoleto, e posso dirlo  a ragione veduta  : il professor Caraffa è un medico con la “m” maiuscola, uno che dimostra come si può  dirigere un reparto ospedaliero senza usare le manieri forti; l’autoritarismo, e ne ho avuto  la conferma adesso che il paziente sono io, non funziona : tutti gli operatori sanitari si muovono in una sola direzione, che è quella di far stare bene la persona”.

La giovane  coppia Griselli-Autieri  che  ha tanti progetti in cantiere,  sul fronte lavorativo riesce ugualmente a fare  una promessa al Prof. Caraffa : “ Ci piacerebbe realizzare un progetto a favore dell’Ospedale di Perugia, per dare testimonianza  della  buona sanità che qui abbiamo trovato. Il trattamento ricevuto è lo stesso che abbiamo visto  prestato a chiunque ricorra all’assistenza della clinica ortopedica”..

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