
Covid: pillola antivirale Paxlovid Pfizer delude come arma prevenzione
La pillola anti-Covid Paxlovid* di Pfizer delude nell’utilizzo finalizzato a prevenire l’infezione in persone esposte al virus in quanto conviventi di positivi. L’antivirale era sotto esame da questo punto di vista in uno studio i cui risultati sono stati resi noti dalla stessa azienda in questi giorni. Dai dati è emerso che l’obiettivo primario del trial di fase 2/3 Epic-Pep “non è stato raggiunto”, ha spiegato Pfizer.
In questo trial il profilo di sicurezza è rimasto generalmente coerente quando il farmaco è stato utilizzato per cinque o dieci giorni. Le analisi di tutti gli altri obiettivi fissati e dei sottogruppi sono in corso. “Abbiamo progettato il programma di sviluppo clinico per Paxlovid in modo che fosse completo e ambizioso – ha affermato Albert Bourla, presidente e Ceo di Pfizer – Sebbene siamo delusi dall’esito di questo particolare studio, questi risultati non influiscono sui forti dati di efficacia e sicurezza che abbiamo osservato nel nostro precedente studio per il trattamento di pazienti Covid ad alto rischio di sviluppare malattie gravi, e siamo lieti di vedere il crescente utilizzo a livello globale di Paxlovid in quella popolazione”.
Quanto alla profilassi post-esposizione, lo studio Epic-Pep nell’analisi top-line ha valutato i dati di quasi 3mila adulti. Sono state arruolate persone con risultato negativo al test antigenico rapido, senza sintomi e contatti domestici di persone positive sintomatiche. Il reclutamento è iniziato a settembre 2021 ed è stato completato durante il picco dell’ondata della variante Omicron di Sars-CoV-2.
(Lus/Adnkronos Salute)
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