PAPA: DOMANI TUTTO IL MONDO PREGHERA’ PER LIBERAZIONE SCHIAVI

PAPA: BASTA TRATTA PERSONE, MAGGIORE SCHIAVITU' 21/O SECOLO(umbriajournal.com) CdV – Papa Francesco ha stabilito che domani in San Pietro e contemporaneamente in tutte le cattedrali del mondo si preghera’ “per quanti nelle diverse parti del mondo vivono la sofferenza di nuove schiavitu’ e sono vittime delle guerre, della tratta delle persone, del narcotraffico e del lavoro ‘schiavo’, per i bambini e le donne che subiscono ogni forma di violenza”. L’occasione per questa inedita mobilitazione spirituale sara’ l’Adorazione Eucaristica convocata in San Pietro dal Pontefice e dai 5 mila vescovi del mondo nelle loro Cattedrali. “Si tratta di di un “evento storico”, ha affermato monsignor Rino Fisichella alla Radio Vaticana rivelando che un’altra invocazione sara’ “per la Chiesa sparsa in tutto il mondo e oggi in segno di unita’ raccolta nell’Adorazione della SS. Eucaristia”.

Dal messaggio di Pasqua in avanti, ogni settimana Papa Francesco e’ tornato sul dramma della tratta e del “lavoro schiavo”, fino alle fortissime parole pronunciate a commento della beatificazione di don Puglisi: “Io penso a tanti dolori di uomini e donne, anche di bambini, che sono sfruttati da tante mafie, che li sfruttano facendo fare loro un lavoro che li rende schiavi, con la prostituzione, con tante pressioni sociali. Dietro a questi sfruttamenti, dietro a queste schiavitu’, ci sono mafie. Preghiamo il Signore perche’ converta il cuore di queste persone. Non possono fare questo. Non possono fare di noi, fratelli, schiavi! Dobbiamo pregare il Signore! Preghiamo perche’ questi mafiosi e queste mafiose si convertano a Dio”. Francesco guidera’ l’Adorazione Eucaristica dalle 17 alle 18 e a tutte le latitudini, nessuna esclusa il popolo di Dio sara’ sincronizzato sull’ora di Roma, in comunione con il Papa. “Abbiamo scelto – ha spiegato Fisichella ai giornalisti – come espressione per dare significato a questo evento: ‘Un solo Signore, una sola fede’, per testimoniare il senso di profonda unita’ che caratterizza questo momento” testimoniata da “un’adesione massiccia che si e’ estesa oltre le cattedrali e ha coinvolto intere Conferenze Episcopali, le parrocchie, le congregazioni religiose, specialmente i monasteri di clausura, e le associazioni”.

“Difficile – pero’ – dare il numero esatto di quanti saranno presenti nelle Cattedrali e nelle altre chiese per l’adorazione in contemporanea, ma sono certamente migliaia e migliaia le adesioni” e cio’ “attesta la profonda pieta’ che nella Chiesa e’ presente nei confronti dell’Eucaristia il cui mistero rappresenta la fonte e il culmine di tutta la vita della Chiesa”. Da Carpi (colpita proprio un anno fa dal terremoto) il vescovo Cavina ha scritto che “nella chiesa che sostituisce la cattedrale, nelle pochissime chiese parrocchiali agibili e in tutte le tende dove vivono tuttora le nostre parrocchie, si terra’ l’adorazione”. Le Isole Cook, Samoa e Honolulu si uniranno alle loro cinque del mattino, mentre nel punto piu’ al nord, a Reykiavik in Islanda, saranno le quindici. A queste Chiese particolari corrisponderanno le diocesi piu’ australi come Sudafrica, Cile e Nuova Zelanda. Tutte le diocesi del Vietnam saranno unite a noi alle ventidue, ora locale, mentre tutte le chiese di Corea lo saranno a mezzanotte.

In Oceania l’Adorazione sara’ fatta mentre saranno gia’ nel 3 giugno, dall’una alle due del mattino, e cio’ avverra’ in Australia ma anche a Papua Nuova Guinea, le Isole Salomone, la diocesi di Agana in Guam e di Wewak. Non saranno assenti all’appuntamento le diocesi nelle Isole Galapagos o nel cuore della foresta Amazzonica, come il Vicariato di San Jose’ del Amazonas, cosi’ come tante Chiese dove la presenza dei cattolici e’ in forte minoranza come in Norvegia, Bangladesh, Irak, Burkina Faso, Russia, Giappone: tutti saranno sincronizzati sull’ora di san Pietro. Lo saranno le diocesi degli Stati Uniti e del Canada cosi’ come quelle dell’America Latina: dal Peru’ all’Argentina passando per il Nicaragua, la Colombia, l’Honduras, l’Ecuador e il Mexico. Tutte le diocesi asiatiche, dall’India a Taiwan, da Singapore alle Filippine per giungere a Israele, nei diversi fusi orari saranno unite a Roma. Piu’ agevole sara’ la partecipazione delle chiese dell’Europa che, conclude Fisichella, “si estende alla Lituania, all’Ucraina e alla Bielorussia e alle Diocesi Italiane che pressoche’ al completo, secondo le differenti tradizioni locali, parteciperanno all’Adorazione estendendo poi la preghiera alla processione tradizionale del Corpus Domini. (Agi)

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