La Cattedrale di San Lorenzo torna ad accogliere per la Messa Crismale
Perugia: la Cattedrale di San Lorenzo torna ad accogliere i sacerdoti dell’arcidiocesi perugino-pievese per la Messa Crismale. Il card. Bassetti ringrazia i preti per il loro ministero. Il vescovo ausiliare Salvi: “È stato un anno importante per la nostra arcidiocesi”
di Daniele Morini
La Chiesa perugino-pievese si è ritrovata nella Cattedrale di San Lorenzo per la celebrazione della Messa Crismale, una delle occasioni che riuniscono tutti i sacerdoti del clero diocesano intorno ai loro pastori. Dopo i due anni della pandemia, con il tono dimesso della benedizione degli oli per i sacramenti – ha spiegato il cardinale Gualtiero Bassetti -, la liturgia del Mercoledì santo torna solenne e partecipata, dai consacrati e dai fedeli.
“È una gioia, lasciatemelo dire – ha commentato Bassetti nell’omelia -, poterci ritrovare oggi, fedeli e sacerdoti, così numerosi nella nostra chiesa cattedrale, per quella che viene definita nel Rituale per la benedizione degli Oli, una «epifania della Chiesa». E non posso non dire, carissimi, permettetemi questa nota personale, che questa è l’ultima Messa Crismale che presiedo come Vescovo della diocesi di Perugia-Città della Pieve”.
L’arcivescovo fa poi riferimento alla pagina del profeta Isaia letta dall’ambone. “Sembra davvero – ha affermato Bassetti – che il profeta stia parlando non della situazione del popolo di Israele in esilio, ma delle sofferenze che in queste ore stanno vivendo coloro che sono vittime dell’invasione dell’Ucraina, e hanno perso la propria terra, la casa, i propri familiari, la stessa vita. A questi poveri però il Signore annuncia un cambiamento. Sappiamo bene (e la festa della Pasqua significa anzitutto questo), che la morte non è l’ultima parola per Dio e il suo Messia”.
Nell’omelia, il cardinale si è rivolto anche ai preti diocesani ricordando l’unzione della consacrazione e il rinnovo delle promesse sacerdotali. E ha ringraziato ciascuno per il ministero svolto tra la gente, a nome del Signore e di tutto il popolo cristiano.
“Carissimi sacerdoti – ha detto il cardinale Bassetti -, tra poco riceverete gli Oli che verranno custoditi nelle vostre chiese, e che saranno accolti dalle vostre comunità parrocchiali. (…) Questi Oli sono il segno della presenza del Risorto nella nostra Chiesa, di colui che agisce in voi come agiva una volta. Quando avrete tra le vostre mani questi Oli, ricordate che «l’Olio è sostanza terapeutica, aromatica e conviviale: medica le ferite, profuma le membra, allieta la mensa»”.
La celebrazione della Messa Crismale, come di consueto, è stata aperta dal messaggio del vescovo ausiliare Marco Salvi. “Siamo grati al Signore per aver vissuto insieme questo anno importante per la nostra Arcidiocesi – ha detto mons. Salvi -, in cui sono ripartite con grande entusiasmo tutte le attività pastorali che la pandemia ci aveva costretto a sospendere. Un anno di grande grazia in cui abbiamo avuto sei ordinazioni sacerdotali e abbiamo aperto il cammino sinodale che ci condurrà fino al 2025. Voglio esprimere il mio personale affetto e ringraziamento per la sua paterna presenza all’arcivescovo Gualtiero che proprio pochi giorni fa ha compiuto il suo ottantesimo compleanno avviandosi al termine del suo episcopato, iniziato al servizio della Chiesa perusino-pievese il 4 ottobre del 2009”.
Il vescovo Marco ha anche salutato e ringraziato i sacerdoti che nel 2022 celebrano un particolare anniversario di ordinazione, soprattutto il primo, il venticinquesimo e il cinquantesimo di sacerdozio. Fra questi ultimi: don Leonardo Romizi, padre Rino Bartolini, padre Vittore di Cesare e padre Ennio Tiacci. Ha poi ricordato i confratelli che sono tornati alla Casa del Padre nell’ultimo anno liturgico: l’arcivescovo emerito mons. Giuseppe Chiaretti e i presbiteri mons. Marino Riccieri e mons. Siro Nofrini, e ha affidato all’intercessione della Beata Vergine Maria delle Grazie tutti i consacrati e pregato per le vocazioni.
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