Zmali, PdF, Luna Park e Bori, facili le battute con stipendio da consigliere

Bori (Pd) presenta una istanza ad Usl, ospedali e direzione regionale

Zmali, PdF, Luna Park e Bori, facili le battute con stipendio da consigliere

Il Coordinatore regionale del Popolo della Famiglia trova inopportuna la battuta di Tommaso Bori, Consigliere regionale del Partito Democratico, che ridicolizza un applauso di riconoscenza. Dall’alto del suo stipendio, pagato proprio anche da quei giostrai che nella giornata di venerdì hanno manifestato davanti a Palazzo Cesaroni, dando merito alla Giunta Teseiper aver emanato una ordinanza specifica che ridimensiona la severità delle restrizioni anti-Covid per un settore, come quello dei giostrai e di altri operatori economici che gravitano intorno alle manifestazioni fieristiche, che riguarda centinaia di lavoratori e relative famiglie.

«Ricordo a Bori che anche in un momento di emergenza gli amministratori sono pagati per trovare soluzioni giuste ed appropriate per tutte quelle aziende in crisi ed in difficoltà, non per far ironia e goffe battute, o per divulgare fake-news come requisito riconosciutogli anche dalla la stampa locale. Se non si ha nulla di meglio da proporre rispetto a quello che ha fatto la Presidente Tesei, sarebbe meglio tacere», ha dichiarato Saimir Zmali.

«Essere Consigliere regionale fa parte di quegli incarichi privilegiati per costruire il bene comune, se lo si fa per con sarcasmo goffo e sprezzante verso le categorie più deboli ed in palese sofferenza, si dimostra di non essere all’altezza del ruolo istituzionale, consiglio a Bori di scusarsi, o di dimettersi», ha concluso Zmali.

 Ufficio Stampa – Popolo della Famiglia Umbria

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