
Walter Orlandi, Carla Spagnoli: “Sanità, il nuovo che avanza…”
da Carla Spagnoli
Presidente Movimento per Perugia
Walter Orlandi, Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera di Perugia, è stato promosso a Direttore regionale per Salute, welfare, organizzazione e risorse umane, divenendo il vero “dominus” dell’intera sanità umbra. Catiuscia Marini ha puntato tutto su di lui, anche a costo di una crisi di governo che ormai è nota e sotto gli occhi di tutti. La Marini continua a dire che la nomina di Orlandi è stata fatta in base al curriculum e all’esperienza, ma davvero è come ci vogliono far credere? Sul sito dell’ospedale di Perugia è pubblicato il curriculum del direttore Orlandi: si parla di 84 pubblicazioni, di progetti di qualità, di “Ospedale accreditato” e di laboratori e dipartimenti realizzati.
Un curriculum prestigioso, non c’è dubbio, ma è davvero oro ciò che luccica? Innanzitutto delle 84 pubblicazioni nessuna è stata pubblicata dalle più importanti riviste medico-scientifiche: per dimostrarlo basta andare sul motore di ricerca “Pubmed.org” che censisce oltre 30.000 riviste mediche e costituisce la “bibbia” delle riviste scientifiche; qui non c’è nessuna pubblicazione del dottor Walter Orlandi! Altri medici, anche umbri, possono contare su oltre 300 pubblicazioni e su più di 9.000 citazioni.
Quante citazioni hanno le pubblicazioni di Orlandi? Il Direttore Generale ha fatto sì pubblicazioni, ma su riviste come “GIMBE” e molte di queste pubblicazioni sono in realtà estratti e atti dell’Azienda Ospedaliera di Perugia… Per quanto riguarda i progetti, nel c.v di Orlandi si parla di “Ospedale Paperless”, cioè senza carta, e di “Cartella clinica informatizzata”: ma quale ospedale senza carta!
La carta a Perugia è dappertutto tra moduli da compilare, protocollare e mandare e cartelle cartacee (ogni medico e infermiere ha almeno 3 cartelle!). Un completo fallimento, come la “Cartella clinica informatizzata” costata circa un milione di euro: la cartella non funziona perché non c’è comunicazione né con gli altri ospedali né con i medici di medicina generale! Così medici e infermieri sono costretti a ricopiare a mano tutti gli esami, tutta la terapia e i referti della radiologia.
Ci risulta che in certi casi i sanitari debbano compilare ben 5 moduli cartacei con le identiche informazioni anagrafiche del paziente!
Davvero un bel successo, caro Direttore… Si parla di “Ospedale senza dolore”, progetto condivisibile ma che dovrebbe essere la normalità per un ospedale che si presenta come “eccellente”! Perché non si parla mai di progetti di alta chirurgia, d’innovazione, del Robot “Leonardo da Vinci” che fa pochissimi interventi rispetto alle altre regioni? Paradossale è l’ “Ospedale accreditato” citato nel curriculum: sono state accreditate strutture che ancora oggi hanno le barelle nei corridoi!
Dice che il fenomeno barelle nei corridoi è stato risolto, eppure il 16 febbraio, al reparto MISEM, le barelle c’erano ancora… Che dice Orlandi del numero d’interventi chirurgici calati? Che ci dice dei tagli sull’aggiornamento scientifico di medici e infermieri? Adesso l’ospedale di Perugia, per ragioni di risparmio, è stato persino “svuotato” dei medici specialisti notturni! Di notte non ci sono più alcuni specialisti come, ad esempio, il gastroenterologo e l’ospedale è in mano a internisti non specialisti! E poi si parla di eccellenza e di qualità…? Perché nei sistemi di valutazione non vengono coinvolte società scientifiche esterne ma solo i sindacati? La Marini fa ancora leva sull’esperienza di Orlandi, ma se così fosse non ci sarà mai posto per i giovani in gamba e per idee fresche! Ha pienamente ragione l’ex assessore Barberini: è ora di cambiare!!
Walter Orlandi
Il povero Orlandi si e’ sempre distinto,in realta’,per le sue buone capacita’ complessive di relazione mettendo insieme sindacati,Universita’ Regione etc..
Molto buon senso,insomma e poca tecnica.Ma questa e’ da vedersi come pregio rispetto ad altre realta’ locali dove oramai i Dirigenti sono garanti di accordi presi altrove e si limitano a farsi fare causa da dipendenti,utenti e sindacati;tanto l’avvocato lo paga la Regione!
La verita’ e’ che le risorse sono tagliate ed al massimo il Manager propone che non ti licenzia (forse) e lo stipendio te lo riduce di poco,dicendo:ma non ti guardi attorno?Insomma Provvisorieta’ e Precarieta’ come elementi strutturali.
La famosa strategia della intimidazione soft.
Ma non se ne accorta (nelle urne) la Giunta Regionale?
Se fosse un uomo si sarebbe dimesso,dov’la capacità nelle crisi del mise me medicina del lavoro stile wester e per di più con polmoniti che colpiscono chi abita i corridoi?se fosse intelligente avrebbe posto rimedio da anni,dei sodi che sono meno il problema è la spesa sanitaria,si danno 600 euro alle operaie delle cooperative e centinaia. Dii migliaia di euro a questi incapaci come in regione non ci sono sodi per i disabili e relativi progetti e poi si prendono persone come il direttore della provincia stipendiati con diverse centinaia di mila euro oggi rimarcato come un acquisto dalla sig.ra marini dopo che Barberini aveva parlato di grossi problemi non risolti e non affrontati dalla regione dimettetevi tutti siamo alla fine è ricominciamo,, ma di manager questi hanno solo lo stipendio e se l’Italia va verso il fallimento non vi dobbiamo domandare il perchè