
Utilizzo acque minerali, approvato disegno di legge della giunta regionale
L’Aula di Palazzo Cesaroni ha approvato con 11 voti favorevoli della maggioranza (Lega, FdI, FI, Tesei per l’Umbria), 3 astenuti (Porzi e Bettarelli-Pd, Fora-Patto civico) e 4 contrari (Meloni e Paparelli-Pd, De Luca-M5S, Bianconi-Misto) il disegno di legge della Giunta regionale che prevede modifiche alla legge regionale ‘22/2008’ (Norme per la ricerca, la coltivazione e l’utilizzo delle acque minerali, naturali, di sorgente e termali).
Si tratta di una riforma che prende avvio da alcuni rilievi dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato a carico della Regione Umbria che evidenziavano possibili distorsioni della concorrenza, in applicazione degli articoli che disciplinano le condizioni e le procedure per il rilascio, il rinnovo e la proroga delle concessioni per lo sfruttamento delle acque minerali, auspicandone una riforma in tempi rapidi ai fini di un più efficace svolgimento dei meccanismi concorrenziali nel settore dell’imbottigliamento e della commercializzazione delle acque minerali.
Approvati alcuni emendamenti predisposti dall’assessore Morroni che riguardano: una verifica, a metà della durata della concessione (12 anni e mezzo) dello stato quantitativo del bacino con il concessionario per salvaguardare la risorsa idrica; la corresponsione di una indennità a favore delle comunanze per le aree di tutela assoluta interessate dal mutamento di destinazione d’uso e ristoro economico per eventuale limitazione dei diritti di uso civico.
Respinti tutti gli altri emendamenti di iniziativa di consiglieri della minoranza: “garantire il diritto all’acqua potabile come diritto umano essenziale tutelando l’ente da richieste risarcitorie abnormi in caso di emergenza climatica o crisi idrica; prevedere nelle pubblicità o comunicazioni varie la citazione della località e della regione di emungimento del prodotto (Thomas De Luca-M5S; Vincenzo Bianconi-Misto); Prevedere un ruolo delle Comunanze nel percorso di concessione (De Luca-M5S); Introduzione obbligo, in caso di subentro di nuovo concessionario, di trasferimento impianti produttivi al nuovo concessionario, dietro pagamento di un importo definito sulla base del prezzo di mercato; prevedere una specifica premialità per gli operatori che accettano la clausola sociale per la stabilità occupazionale del personale (Fabio Paparelli-Pd); Specificare la quantità di acqua estraibile ogni anno (Bianconi-Misto).
Un altro emendamento di Bianconi circa il subordinare il rilascio della concessione all’obbligo del concessionario di fornire ogni 5 anni un aggiornamento dello studio della dimensione e della capacità di rimpinguo del bacino idrico è stato in parte assorbito in un analogo provvedimento della Giunta, anche se lo stesso Bianconi ha votato in maniera contraria perché contenente, ha specificato, “principi diversi” rispetto al suo.
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