
Sindaco Presciutti ci mette la faccia, Verini si dimetta
«La fiducia dei cittadini è un bene così prezioso che va coltivato, giorno per giorno, con azioni concrete, comportamenti retti, rapporto costante con le persone 365 giorni l’anno. Avere l’onore di essere eletto per servire la propria gente è il vero privilegio per chi si candida ad amministrare la cosa pubblica». Lo scrive su Facebook in un post il sindaco di Gualdo Tadino, Massimiliano Presciutti.
«Per conquistare fiducia e rispetto – aggiunge – servono umiltà, sacrificio e un po’ di quella sana incoscienza che ti porta a compiere anche le scelte più difficili con coraggio e determinazione perché sai che la tua gente ti ha scelto per questo. Poi quella stessa gente giustamente ti osserva, ti misura sul campo, ti giudica per quello che sei stato e sei riuscito a fare come è giusto che sia e quel giudizio, quello soltanto è quello che conta…….sempre.
Oggi non gioisco per un risultato così netto ed inequivocabile, da me peraltro ampiamente previsto in tempi non sospetti insieme a pochissimi altri, sono pronto da subito a fare la mia parte perché oggi più che mai serve coraggio, sacrificio, umiltà, grande determinazione, perché quando si tocca il fondo c’è bisogno di rialzarsi subito e rimettersi in cammino».
E poi aggiunge: «Sarà una lunga traversata ma sono pronto, insieme ad altri, non solo a farla ma a guidarla in prima persona, del resto non esistono sfide impossibili, ma solo nuovi traguardi da raggiungere insieme mettendoci anima, passione e cuore. Le sconfitte sono sempre orfane mentre le vittorie hanno tanti padri. Rimettiamoci in cammino senza paura e soprattutto cambiamo tutto da cima a fondo senza se e senza ma con e per la nostra gente. Rimettiamo al centro le persone i loro problemi, le loro ansie, i loro sogni e non le carriere, le poltrone, i salotti. Facciamolo insieme, facciamolo dal basso, facciamolo subito, io ci metto la faccia come ho sempre fatto anche controvento».
Presciutti riferendosi al commissario del PD Walter Verini, al Messaggero Umbria risponde: «Una volta, dopo una sconfitta così, ci si dimetteva seduta stante. Invece,così,chi non ha mai preso un voto, detta ancora la linea. Verini?Va aperta una fase nuova, io, come tanti sindaci e amministratori la gente la sentiamo tutti i giorni. Andando per strada, al mercato, quando ci chiedono cosa succede in una fabbrica, di cambiare una lampadina o di riparare una buca. Ho vinto al primo turno lavorando sei mesi a un progetto che andava dal centro alla sinistra estrema. Avranno scelto noi non tutti mica perché c’ero io,ma perché c’era un’idea…». Verini no, per Presciutti – scrive il Messaggero non deve rimanere un secondo di più…
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