Rocco Valentino: “Scelte sbagliate per l’aeroporto di Sant’Egidio”

Per il consigliere regionale Rocco Valentino (FI) la scelta di “affidarsi quasi esclusivamente a una sola compagnia aerea low cost può rappresentare un rischio reale tanto per lo scalo regionale quanto per l’intera economia dell’Umbria”. Valentino critica il piano di rilancio dell’aeroporto di S.Egidio e punta il dito contro la razionalizzazione delle spese: “se si deve parlare di risparmio, anziché scaricare esclusivamente sulle maestranze aeroportuali la crisi dovuta ad errori strategici e dirigenziali, si provveda anche a ri-parametrare i compensi delle figure apicali”. (Acs) Perugia, 22 dicembre 2014 – “La mancanza di un piano di marketing e di reale promozione dell’aeroporto di S. Egidio da parte della Regione e, soprattutto, da parte della Sase, comportano prospettive incerte per il futuro dello scalo regionale. Affidarsi infatti quasi in esclusiva ad una sola compagnia aerea low cost (Ryanair) può rappresentare un rischio reale tanto per lo scalo regionale quanto per l’intera economia dell’Umbria, nel caso in cui la compagnia aerea possa, per qualsivoglia motivo annullare le tratte in essere. Tra l’altro i voli attualmente proposti vengono lautamente pagati a detta compagnia aerea, si parla di 600-700mila euro a tratta”: lo afferma, in una nota, il consigliere regionale di Forza Italia, Rocco Valentino. “Permane poi – prosegue il consigliere – tutta la problematica inerente alla nuova struttura aeroportuale che nei mesi ha dimostrato la sua inadeguatezza: sale passeggeri piccole, zona commerciale al di fuori della zona sterile, in modo che molte cose che potrebbero essere acquistate, ad esempio il vino, non possono poi essere portate a bordo.

Si può continuare con il problema dei bagni singoli, che causano lunghe file, per non parlare dei costi di gestione. Lo scalo regionale è dotato di luci tutte ad alto consumo, con costi impressionanti e nessun pannello fotovoltaico. Per di più, dopo l’affidamento della concessione ventennale, non si è ancora individuato un socio partner del settore e il piano industriale che prevedeva per il 2014 un forte aumento di passeggeri, registrerà un decremento del flusso stimabile in circa 20mila passeggeri in meno.

Oltre a tutto questo – aggiunge Valentino – la cosa più rilevante è che la negativa situazione in essere la si vorrebbe far pagare ai dipendenti applicando agli stessi contratti di solidarietà per abbassare i costi: è una proposta ai limiti della decenza, poiché gli operatori dello scalo regionale prestano la loro attività operando con un costo pro capite tra i più bassi d’Italia e lavorano ai limiti delle norme aeroportuali, con un numero di addetti insufficiente per gli standard operativi”. “Credo che sia arrivato allora il momento – conclude – di operare una rivisitazione seria delle prospettive dello scalo regionale in un’ottica futura. E’ innegabile che viviamo un momento di particolare difficoltà economica, ma se si deve parlare innanzi tutto di risparmio, anziché scaricare esclusivamente sulle maestranze aeroportuali la crisi dovuta ad errori strategici e dirigenziali, si provveda anche a riparametrare i compensi delle figure apicali (dirigenziali e amministrative) dell’aeroporto di S. Egidio, compensi sicuramente non proporzionati ai mancati progressi portati da questi all’attività dello scalo regionale. E se gli stessi non sono all’altezza che il momento impone, si provveda a sostituirli con chi professionalmente sia in grado di implementare il traffico aereo da e per la nostra Regione, ne va del futuro del nostro scalo e dell’intera economia del territorio”.

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