
L’Assemblea legislativa di Palazzo Cesaroni ha approvato oggi a maggioranza (17 sì – Pd, Psi, Dottorini–Idv e 10 no – FI, FdI, Udc, misto Ncd, Prc, Cirignoni-misto, Goracci–misto Cu, Brutti-Idv) la legge finanziaria e il collegato. L’ultimo atto della manovra, il bilancio, verrà votato nel pomeriggio di domani. GLI EMENDAMENTI. Approvata la riduzione, con il ritorno ai livelli del 2007, del contributo ambientale per l’estrazione di materiale da cava (firmato da Nevi – FI, Buconi – Psi, Mariotti, Barberini, Chiacchieroni – Pd. 23 sì, 3 no – Prc, Idv, 1 astenuto – Goracci. Parere favorevole della Giunta espresso dall’assessore Silvano Rometti).
Respinto l’incremento dei fondi per il finanziamento della legge regionale sul commercio equo e solidale (firmato da Dottorini – Idv. 9 sì – Prc, Idv, FI, FdI, Udc, misto Ncd, Cirignoni-Misto, 16 no, 1 astenuto – Goracci-Cu).
L’INTERVENTO DELL’ASSESSORE. Fabrizio Bracco ha concluso il dibattito rilevando che “sono emerse con chiarezza le difficoltà che abbiamo dovuto affrontare per approvare un bilancio in tempi limitati e in un contesto critico. I tagli del Governo, 4 miliardi per quanto riguarda le Regioni, doveva essere frutto di una intesa per deciderne le articolazioni. Ma l’intesa è andata oltre i termini previsti dalla legge di stabilità.
La stessa Corte dei conti ha sottolineato che i tagli apportati ai trasferimenti alle Regioni mettono in dubbio la capacità di amministrare. I nuovi parametri contabili hanno reso ancora più complessa la stesura del bilancio della Regione, che deve rispettare i principi dell’armonizzazione contabile. Ci sono una diversa modalità di allocazione delle risorse e nuove procedure autorizzative delle variazioni di bilancio. Insomma una fase di transizione e di risistemazione complessiva.
I tagli decisi negli ultimi anni, sommati, portano all’Umbria minori risorse per 126 milioni di euro, che siamo riusciti a fronteggiare grazie ai conti in ordine della Regione. Abbiamo costruito il bilancio sulla difesa della spesa sociale, sul cofinanziamento del Psr e dei fondi strutturali 2014/20 del Fse e Fesr, per sviluppare politiche a sostegno della crescita della nostra regione.
Abbiamo garantito risorse alle agenzie che operano nel campo della cultura, dello sviluppo e del diritto allo studio. Tutto questo è stato fatto senza toccare il prelievo fiscale regionale. Noi non teniamo basse le tasse per un principio, ma perché la politica fiscale fa parte del sostegno alle famiglie e alle imprese e del contrasto alla povertà.
Grazie a queste scelte siamo nelle condizioni di poter affrontare, con relativa tranquillità, le sfide che ci attendono nei prossimi anni. Con la stipula di nuovi mutui affronteremo il problema delle Comunità montane e potremo sistemare la viabilità, non serviranno certo per il cofinanziamento dei programmi comunitari”.
“Esprimo grande soddisfazione a nome del gruppo Forza Italia per l’approvazione del mio emendamento che riduce il contributo ambientale dovuto dalle imprese per le attività estrattive. Un emendamento che diminuisce l’entità del contributo di circa il 33 per cento e lo riporta ai livelli del 2007”. È quanto dichiara il capogruppo regionale di Forza Italia, Raffaele Nevi.
“Finalmente – rimarca Nevi -, dopo una battaglia durata due anni, un segnale di attenzione da parte della regione nei riguardi del settore delle cave. Un settore pesantemente in crisi che rischia di mandare ancora più persone in cassa integrazione e in mobilità. Con questo atto – conclude – continuiamo la nostra battaglia affinché la Regione sia sempre più vicina a chi fa impresa, produce sviluppo e occupazione in Umbria”.
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