Pillon diserta la Camera durante l’intervento di Zelensky, interviene Bori, Pd

Dopo gli 8 milioni di fondi europei, altri 1,6 per coprire il buco in sanità 

Pillon diserta la Camera durante l’intervento di Zelensky, Bori (Pd): “Legami opachi con Mosca. La Lega prenda le distanze per non essere complice”

“Scorrendo le pagine dell’inchiesta pubblicata da L’Espresso, ai cui giornalisti rinnoviamo la nostra solidarietà, si comprendono meglio le vere ragioni che hanno portato ieri il senatore della Lega Pillon a disertare il Parlamento, riunito in seduta comune, in occasione del discorso del Presidente dell’Ucraina Zelensky.
Ora è più chiaro a tutti che la scusa degli ‘impegni precedentemente assunti’ in effetti era vera, ma non era riferita al viaggio di lavoro a Londra, come dichiarato, quanto agli impegni assunti dal senatore della Lega nei confronti della Russia che, per anni, ha finanziato lautamente le sue organizzazioni.
Per chi, dal 2015 in poi, ha presieduto una fondazione della destra cattolica che nel triennio precedente ha incassato 2,4 milioni da società legate a Mosca e al regime azero, sarebbe stato quanto meno imbarazzante, e magari anche un po’ da ingrati, essere alla Camera dei Deputati e ascoltare le ragioni e gli appelli pronunciati solennemente dal principale nemico di Putin.
Crediamo che quanto accaduto abbia messo in imbarazzo perfino il suo stesso partito, la Lega, a cui adesso è forse ancora più chiaro il fatto di avere, tra i suoi dirigenti nazionali e locali, un esponente di punta di quel sovranismo intriso di fanatismo e legato in maniera opaca e inquietante alla Russia di Putin, lo stesso che da 28 giorni sta massacrando centinaia di civili ogni giorno.
Ci auguriamo che da parte dei dirigenti nazionali  e regionali della Lega giunga quanto prima una netta presa di distanza da tutto questo, perché tollerare relazioni e atteggiamenti come quelle del senatore Pillon, significa esserne semplicemente complici”. Così, in una nota, il segretario del Pd Umbria Tommaso Bori

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