
(umbriajournal.com) PERUGIA – Il Movimento 5 Stelle di Perugia chiede una seria riflessione sulla gestione dell’Aeroporto San Francesco. Tra vecchie politiche statali e progetti non-sostenibili, La governatrice dell’Umbria Catiuscia Marini elargisce fondi a pioggia a favore di piccoli scali aeroportuali. Il 28 novembre ultimo scorso, la governatrice dell’Umbria Catiuscia Marini ha espresso la propria “strategia politica”, presentando, in nome del Comitato delle Regioni d’Europa, la relazione recante il titolo “Orientamenti dell’Unione europea sugli aiuti di Stato agli aeroporti e alle compagnie aeree”. Il documento è un eccellente esercizio didattico, che contribuisce solamente a “spillare” soldi a Stato ed UE senza dare obiettivi tangibili e spunti di progettualità; scritto da chi di economia di mercato non ne conosce le regole. L’obiettivo dell’Europa 2020 richiede infrastrutture aggiornate per il trasporto intermodale che è una tipologia particolare di trasporto, effettuato, come dice il nome, con l’ausilio di una combinazione di mezzi diversi. Nell’ambito del trasporto passeggeri il trasporto intermodale assume una rilevanza centrale all’interno delle politiche europee volte a favorire la mobilità sostenibile urbana. Un esempio di spostamento intermodale urbano è bicicletta + tram, in cui la bicicletta viene trasportata direttamente dal tram anziché essere lasciata in un posteggio di interscambio. Nel caso specifico dell’Umbria, l’aeroporto San Francesco, è dedicato solo ai passeggeri e visto che non ci sono collegamenti ferroviari diretti, biciclette a noleggio e navi nei paraggi, il progetto della Marini non ha futuro. Riteniamo che la proposta della Governatrice sia l’ennesimo tentativo per alimentare, a spese dei cittadini, una cattedrale nel deserto già costata 70 milioni di euro, che ad oggi propone solo tre voli a settimana verso Londra, Trapani e Bucarest. Un centinaio di tecnici ed addetti che si “girano le dita” per 80% del tempo perché le scelte della politica sono anti economiche. Il Movimento 5 Stelle evince in questo documento (scaricabile in rete) http://ec.europa.eu/competition/consultations/2013_aviation_guidelines/aviation_guidelines_it.pdf delle contraddizioni esplicite incompatibili con la futura, oscura politica di gestione dell’aeroporto dell’Umbria San Francesco. Riteniamo che la volontà di realizzare un aeroporto per ogni Provincia e la relativa gestione siano affidate a persone non competenti nello specifico settore incapaci di progettare piani industriali a breve e medio termine optando per la classica scelta al buio con la formula di garantire stipendi ai “soliti noti” senza controllo di verifica sui risultati derivanti dalla gestione. Ci risulta infine che da settembre il presidente Mario Fagotti stia “battendo cassa” presso “enti amici” per reperire un milione di euro al fine di allungare l’agonia dell’aeroporto, senza presentare un programma strategico ne’, tantomeno, declinare preventivamente con capitoli di spesa chiari ed esaustivi, la destinazione dei denari richiesti. Il Movimento Cinque Stelle di Perugia chiede pertanto una riflessione sulla gestione dell’Aeroporto San Francesco, chiedendo trasparenza di gestione e piani industriali sostenibili, realizzati da professionisti di settore di appurata preparazione e con curriculum di comprovata esperienza.
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