
Lega: Umbria in zona gialla dopo Pasqua se le condizioni lo permetteranno
I consiglieri regionali Lega: “Umbria in zona gialla dopo Pasqua se le condizioni lo permetteranno”.
Così il gruppo regionale della Lega Umbria (capogruppo Stefano Pastorelli e consiglieri Paola Fioroni, Eugenio Rondini, Daniele Nicchi, Daniele Carissimi, Francesca Peppucci, Valerio Mancini). “Il segretario federale della Lega, Matteo Salvini – proseguono – ha sottolineato come la scienza debba valere sempre, per le chiusure, ma anche per le riaperture.
I numeri giornalieri sull’andamento della pandemia ci dicono che l’indice RT dell’Umbria è tra i più bassi d’Italia, che il numero dei guariti supera considerevolmente quello dei nuovi casi, che la percentuale di terapie intensive occupate è in continuo calo, così come scendono i ricoveri e il numero delle persone decedute.
Ad oggi abbiamo utilizzato quasi il 93% dei vaccini disponibili, aprendo agli over 70 e agli estremamente fragili e siamo in attesa delle 50mila dosi promesse dal ministro Speranza. Abbiamo affrontato per primi le varianti al virus e per primi ne stiamo uscendo mentre altre regioni, purtroppo, stanno entrando nel pieno del picco di questa nuova ondata e passano in zona rossa. Nella considerazione della situazione umbra vogliamo sottolineare il lavoro straordinario del personale medico-sanitario che ogni giorno combatte il virus in prima linea e facciamo un plauso anche al senso di responsabilità dimostrato dai cittadini umbri.
Come Gruppo Lega – concludono i consiglieri regionali – superato il periodo pasquale e qualora le condizioni epidemiologiche lo consentiranno, sosterremo con grande forza la Presidente della Regione, Donatella Tesei e l’assessore alla sanità, Luca Coletto, nella loro richiesta, peraltro già effettuata una prima volta pochi giorni fa in conferenza Stato Regioni, di tornare in Aprile al sistema a fasce, per consentire all’Umbria di essere collocata in zona gialla e permettere, nel rispetto delle disposizioni di sicurezza, una graduale riapertura delle principali attività economiche, sociali, culturali, scolastiche e sportive”.
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