
da Antioco Fois (Uff stampa Catiuscia Marini)
“Adesso i candidati alla presidenza sono 9, ma noi ci distinguiamo non solo perché abbiamo governato questa regione, ma anche perché abbiamo un programma di chi pensa di governare l’Umbria, di chi ha fatto e vuole continuare a fare le riforme”, ha detto questo pomeriggio Catiuscia Marini all’inaugurazione, a Bastia Umbra, del comitato a sostegno della propria candidatura alla presidenza della Regione Umbria. Comitato aperto nella stessa sede dei comitati elettorali del Partito democratico di Bastia e Assisi, dove ha sede anche il comitato elettorale della candidata del Pd a consigliere regionale Ramona Furiani.
Quest’ultima era presente come candidata del territorio, assieme ai segretari del Partito democratico locali Federico Masciolini (Assisi) e Pasquale Borgarelli (Bastia). Era presente anche Giacomo Leonelli, segretario regionale del Pd e capolista del partito per le Regionali 2015. “Il Pd – ha continiuato Catiuscia Marini – ha la responsabilità non solo del progetto regionale per i prossimi 5 anni, ma anche quella come partito protagonista nel panorama nazionale ed europeo.
Un partito che col consenso dei cittadini ne ha recepito anche le speranze”. La responsabilità che si assume con la candidatura è quella di “guidare il cambiamento e far ripartire con velocità il paese e la regione, che ha tantissime energie”. Energie che chi ha governato conosce: “Le energie di questa regione stanno nella rete delle medie e piccole imprese, nel tessuto produttivo, in quelle imprese che hanno investito, anche durante la crisi, in innovazione, export, internazionalizzazione”. E uno dei baricentri economici della regione “è proprio qui, a Bastia e Assisi”. Anche l’elenco dei candidati a sostegno di Catiuscia Marini è stato pensato come “investimento di una generazione”.
La stessa “cui vogliamo dare una prospettiva e fiducia attraverso il nostro progetto”.”Sappiamo quanto la crisi si è sentita e quali le difficoltà affrontate dai cittadini. E non rifuggiremo il confronto. Chi sta al timone deve farsi carico della responsabilità sociale della regione. Abbiamo affrontato battaglie durissime e 71 mila umbri hanno beneficiato delle misure di sostegno al lavoro”.
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