
Terremoto, danno indiretto, Sereni (PD), emendamento per aumentare i fondi
ROMA – “Con un emendamento presentato questa mattina alla legge di conversione del D.L. 50/2017, abbiamo chiesto al Governo di aumentare da 23 a 50 milioni i fondi per il cosiddetto “danno indiretto” delle aziende dentro e fuori il cratere che abbiano avuto perdite significative di fatturato o di attività a causa del sisma” E’ quanto comunica l’On. Marina Sereni, parlamentare umbra (PD) e vicepresidente della Camera dei deputati, prima firmataria dell’emendamento.
“Abbiamo così raccolto – continua Sereni – oltre alle preoccupazioni degli operatori economici del settore turismo, commercio, servizi e artigianato, con i quali ci siamo sempre confrontati dall’inizio del sisma ad oggi, anche la sollecitazione del Consiglio Regionale dell’Umbria che, nella seduta dell’8 maggio, ha approvato a larghissima maggioranza una mozione del Pd in questa direzione.
A marzo, in sede di approvazione dell’ultimo decreto terremoto (n° 8/2017) il Governo, accogliendo un mio emendamento, aveva dato un segnale di attenzione importante a questo problema pur nella consapevolezza di poter impegnare risorse limitate. Ora, con la cosiddetta “manovrina”, nel mentre si indicano nuovi e significativi fondi per la ricostruzione e per l’istituzione delle “zone franche” nelle aree colpite dal sisma, abbiamo la possibilità concreta di rafforzare la misura del “danno indiretto”.
Firmatari dell’emendamento, oltre a Sereni, i deputati Pd di Umbria, Marche, Lazio e Abruzzo e le Onorevoli Chiara Braga del Pd (relatrice dei decreti sisma) e Adriana Galgano (Civici e Innovatori).
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