Consiglio comunale Perugia, polemica social tra Giubilei e Arcudi, botta e risposta

Consiglio comunale Perugia, polemica social tra Giubilei e Arcudi

Consiglio comunale Perugia, polemica social tra Giubilei e Arcudi, botta e risposta

«Nel piatto della spartizione che in questo momento impegna tutte le energie della maggioranza non può finire anche il Consiglio comunale, che deve rimanere l’organo di indirizzo e controllo politico-amministrativo del Comune e deve rappresentare tutti i cittadini di Perugia». E’ quanto scrive Giuliano Giubilei, candidato sindaco alle ultime amministrative, sul suo profilo Facebook

Ma sul social le parole a firma di Giubilei continuano: «Se la Giunta comunale è troppo stretta per soddisfare le mire della compagine di otto liste tirate dentro alla coalizione di Romizi – che adesso si rivela più che mai mal assortita e rissosa nella foga di riscuotere gli utili – non è ammissibile che questa lottizzazione comprenda anche la presidenza dell’Assemblea, trattata alla pari di un rimasuglio dei dividendi. Ed è ancora meno accettabile che per la Presidenza venga proposto Nilo Arcudi, riciclato delle precedenti amministrazioni, evidentemente considerato un buon cavallo da far correre alle elezioni, ma politicamente impresentabile per un posto in Giunta».

Giubilei attacca continuando: «Il presidente è un organo di garanzia dei lavori del Consiglio comunale e deve rimanerlo ai massimi livelli. La sua scelta non può finire tra la merce dei saldi post elettorali se si vuole iniziare in termini istituzionalmente corretti questa consiliatura. Nel malaugurato caso la maggioranza dovesse andare avanti con questa forzatura siamo pronti a portare lo scontro alle estreme conseguenze. Cominciamo molto male».

Ma la risposta di Nilo Arcudi non ci fa mancare: «Mi chiamano giornalisti ed amici per chiedere se rispondo alle violenti aggressioni personali di Giubilei…..ovviamente no, sia perché non lo conosco come non lo conosce il 99% dei Perugini, sia perché non è nel mio stile sparare sulla Croce Rossa e sia soprattutto perché la risposta chiarissima a Giubilei come sempre in Democrazia, l’hanno già data liberamente e democraticamente i cittadini di Perugia il 26 maggio, così come l’hanno data sulle scelte di Perugia Civica. Umilmente e modestamente segnalo solo che i Perugini non amano la violenza gratuita e gli attacchi personali, tra l’altro fatti da un signore paracadutato a Perugia pochi mesi fa che parla quindi di vicende e persone di cui non sa niente, ripetendo, come Ambra con l’auricolare a Non è la Rai, frasi di noti suggeritori occulti che tramano nell’ombra. I Perugini sono persone sobrie, civili, educate che amano una dialettica serena e rispettosa delle idee e delle persone, Giubilei se conoscesse almeno un po’ Perugia ed il suo popolo almeno questo lo avrebbe capito».

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