Terni, le analisi confermano la contaminazione del sito di Parco Rosselli

Confermata la contaminazione del sito con rischio espositivo da inalazione di polveri

Terni, le analisi confermano la contaminazione del sito di Parco Rosselli

Confermata la contaminazione del sito con rischio espositivo da inalazione di polveri

A conclusione delle attività di caratterizzazione del sito di Parco Rosselli, si informa che è stato acquisito dalla Direzione Ambiente, il documento conclusivo “Analisi di rischio sanitario-ambientale sito specifica” (AdR) redatto da società incaricata dal Comune di Terni.


da Ufficio stampa Comune di Terni


Le conclusioni dell’AdR confermano la contaminazione del sito ed evidenziano profili di rischio espositivo da inalazione polveri e di lisciviazione in falda per taluni parametri (come di seguito meglio precisato); si ricorda in ogni caso che nel sito è ad oggi vigente specifica Ordinanza sindacale che vieta la frequentazione delle aree esposte al rischio; l’AdR non mostra profili di rischio non accettabile per esposizioni all’esterno dell’area individuata dall’Ordinanza sindacale.

La storia del sito

Si ritiene utile ripercorrere di seguito l’iter tecnico-amministrativo sino ad oggi condotto dalla Direzione Ambiente per gli interventi di riqualificazione del Parco Rosselli.

La riqualificazione del Parco Rosselli rientra nel pacchetto di interventi promossi dal Comune di Terni denominato “Progetto INTEREST |Terni per Terni Est”, ammesso a finanziamento dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri nell’ambito del “Programma straordinario di intervento per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie delle città metropolitane e dei comuni capoluogo di provincia” (DPCM del 25/05/16).

A seguito della sottoscrizione della Convenzione tra Comune di Terni e Presidenza del Consiglio dei Ministri sono state riviste le fasi operative dell’intero progetto INTEREST; in particolare, per Parco Rosselli, è stato redatto il “Piano di caratterizzazione”, finalizzato a definire dettagliatamente le attività di indagine  volte alla valutazione dello stato di inquinamento delle “matrici ambientali” suolo e acqua, ai sensi del D.lgs. n.  152/2006.

Nel 2015 il parco era stato interessato da crolli di alcune alberature a seguito di avverse condizioni meteorologiche che avevano messo in luce la presenza di materiale antropico nell’apparato radicale. Le analisi chimiche condotte sul materiale prelevato hanno evidenziato uno stato di potenziale contaminazione del sito, notificato alla Regione Umbria e agli altri Enti competenti  ai sensi dell’Art. 242, Parte Quarta, Titolo V, del d.lgs. 152/06.

Il Piano di caratterizzazione, come prevede la normativa di settore, è stato approvato dalla Regione Umbria con Det. Dir. n.12495 del 05.12.2019, a seguito di Conferenza di servizi con gli enti coinvolti.

Nel 2020 sono state avviate le procedure di gara e nel 2021 appaltati i lavori per l’esecuzione delle indagini previste nel Piano di caratterizzazione.

Le operazioni di caratterizzazione

Nello specifico, sono stati realizzati sei sondaggi superficiali fino alla profondità di circa dieci metri dal piano campagna e tre sondaggi attrezzati a piezometro profondi circa 25 metri.

La campagna di analisi dei suoli, estesa a tutta l’area del parco, per un totale di 11.300 metri quadrati, ha evidenziato la presenza di materiale di riporto per uno spessore variabile tra i quattro e i nove metri, ascrivibile a materiali da costruzione e a materiali di derivazione siderurgica. Il confronto con le concentrazioni soglia di contaminazione (CSC), riportate in Tabella 1, Allegato 5 della Parte Quarta del d.lgs. 152/06, ha rivelato un superamento della Colonna A (limite per i siti ad uso verde pubblico e residenziale), per le sostanze antimonio, arsenico, cobalto, cromo tot., nichel, piombo, rame, zinco e idrocarburi pesanti (C>12).

Le acque sotterranee presentano un solo superamento locale per il parametro manganese, poi non confermato nelle analisi di validazione di ARPA che con nota del 13.06.2022, dichiarava l’assenza di superamenti delle CSC in falda.

A seguito della validazione dei dati da parte di Arpa Umbria, è stata commissionata dal Comune di Terni l’Analisi di rischio sanitario-ambientale sito specifica, finalizzata alla valutazione del rischio associato allo stato di contaminazione rilevato nel sito, condotta ai sensi dell’All. 1, Titolo V, Parte IV del D.Lgs 152/06 e successive modifiche apportate dall’Art. 2, C. 43 del D.Lgs 04/2008. Nella simulazione, condotta sia in modalità diretta (per il calcolo del rischio associato), sia in modalità inversa (per il calcolo delle concentrazioni soglia di rischio), sono stati considerati come potenziali recettori bambini, adolescenti, adulti e anziani. Tutti i parametri di input sono stati assunti con impostazione fortemente cautelativa in considerazione degli istituti scolastici presenti nel sito e nelle immediate vicinanze. I percorsi di migrazione mediante i quali i contaminanti potrebbero essere trasportati dalla sorgente secondaria di contaminazione (cautelativamente considerata estesa a tutto il sito), ai potenziali bersagli presi in esame sono: Ingestione di suolo e contatto dermico (On-Site), Inalazione Polveri Outdoor (On-Site e Off-Site), Inalazione Polveri Indoor (On-Site) e lisciviazione in falda, sia da suolo superficiale (0-1 m) che dal suolo profondo (> 1m).

Le conclusioni dello studio hanno messo in luce, per il suolo superficiale, il rischio cancerogeno R (HH) superiore alla soglia di accettabilità per il parametro piombo, un indice di pericolo per il cobalto e un superamento per il rischio cumulato outdoor (On-site). Inoltre è presente un rischio per la risorsa idrica Rgw (GW) derivante dalla lisciviazione del Nichel.  Per il suolo profondo sussiste un rischio per la risorsa idrica, legato alla lisciviazione dei parametri: Nichel, Rame, Cobalto, Antimonio, Arsenico e Piombo. Non sono state invece individuate situazioni di rischio per i recettori situati all’esterno dell’area del parco (off-site).

Il documento è stato già trasmesso agli Enti competenti per la relativa approvazione in conferenza di servizi. Solo successivamente sarà possibile definire gli interventi di messa in sicurezza da attuare sul sito, per garantire la futura fruibilità dell’area. Continuano a essere in vigore le ordinanze sindacali emanate nel 2017 e nel 2021 di interdizione delle aree del parco e di quelle limitrofe, come indicato nei dispositivi.

Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*