
Uil: ‘Dad a settembre? Significa perdere una intera generazione di studenti’
“Ci risiamo dobbiamo contare sulla provvidenza e sui vaccini”. La battaglia al coronavirus si fa con la prevenzione e su un intervento trasversale che abbia diversi punti di attacco”. E’ quanto afferma all’Adnkronos il segretario generale della Uil Scuola, Pino Turi, commentando con l’Adnkronos, le affermazioni dell’Assessore regionale alla Sanità del Lazio, Alessio D’Amato secondo cui “A settembre nel Lazio la Dad non ci sarà” “grazie all’immunità diffusa”.
Secondo Turi “se già si facesse ciò che più volte abbiamo rivendicato in termini di riduzione di alunni per classe, di presidi sanitari per i tracciamenti e interventi per sanificate l’aria nelle classi, saremmo tutti più certi che non si ripeterebbero i rituali degli ultimi due anni”.
“Insomma – evidenzia Turi – puntare solo e tutto sulle vaccinazioni, a nostro parere , non ci consegna un futuro tranquillo che aggiunto ai duecentomila precari che andranno in giro per la penisola e per le varie classi, pone una seria riflessione. Contiamo a tale proposito in uno scatto di responsabili della maggioranza di governo per allargare la platea di coloro che possano aspirare ad un posto stabile nel sistema scolastico che con i livelli di precariato attuali, disegna una scuola altrettanto precariato. Ricadere nella DAD – conclude il numero uno della Uil Scuola – significa perdere una intera generazione di studenti che non avranno le opportunità di cui hanno diritto: quello di avere un proprio “ magister” che li porti per mano nel futuro”.
(Ste/Adnkronos)
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