La crisi senza fine degli alloggi per studenti a Perugia

La crisi senza fine degli alloggi per studenti a Perugia

La crisi senza fine degli alloggi per studenti a Perugia

E’ passato un anno da quanto gli studenti di tutto il paese hanno iniziato a piantare tende di fronte alle sedi istituzionali, organizzato scioperi e presidi con adesioni di migliaia di studenti in difficoltà. Un problema nazionale che non ha tralasciato la città di Perugia, dove gli studenti in tantissimi  si sono trovati a non poter frequentare le lezioni, abbassando la qualità del loro percorso di studi, e dove le organizzazioni sindacali hanno per un anno chiesto un piano che non è mai arrivato.

“Dalla gestione imbarazzante del PNRR del governo, che ha fatto slittare di mesi i finanziamenti europei per gli studentati, fino alla schizofrenia delle amministrazioni locali, si parla di merito e di ricostruzione ma non si mettono gli studenti nelle condizioni di formarsi”- dichiara Nicola Cardinali, coordinatore di Link Perugia.

Critica rimane la situazione a Perugia, quindi, dove è recente anche la notizia che i 100 posti del collegio di via Faina, ancora in ristrutturazione dopo anni, non saranno disponibili-a dichiarazioni anche della Federconsumatori-per l’arrivo dei nuovi iscritti. Un cantiere che era stato indicato come risolutivo per attenuare la situazione, ma su cui ancora non ci sono certezze sui tempi di fine dei lavori.

La sezione territoriale del sindacato studentesco nel corso dell’anno ha posto più volte il problema degli alloggi e degli spazi per lo studio.“Lo slot di alloggi di via Faina era certamente un passo importante per far rientrare la situazione, ma si tratta di posti che già esistevano pre-covid ed ora, a distanza di anni con l’aumento delle iscrizioni, non sono sufficienti”-prosegue Cardinali. A questo si aggiunge infatti il nuovo bando dell’Agenzia regionale per il Diritto allo Studio, con cui molti più studenti potrebbero essere considerati idonei all’alloggio; ma i posti, aumentati solo del 30%, sarebbero sufficienti solo per coprire approssimativamente l’offerta negata lo scorso anno ai beneficiari. Un rischio quindi qualora le richieste di posto letto divenissero maggiori rispetto allo scorso anno.

“Si fanno aperture per l’ammissione di nuovi studenti ai benefici, un traguardo importantissimo, senza però avere infrastrutture abitative pubbliche,  per contenere questa nuova domanda che potrebbe avere un aumento vertiginoso. Si vagheggiano ipotesi di posti letto sugli immobili della stazione dei treni di Fontivegge e si promettono cantieri di ristrutturazione all’Ottagono, ma si tratta di poche decine di posti. Una gestione schizofrenica che potrebbe mettere nuovamente gli studenti e la città in difficoltà” conclude il coordinatore degli studenti universitari.

Insomma, a breve inizieranno le lezioni universitarie in una situazione descritta come, a dir poco, potenzialmente esplosiva. A sommarsi a questo, l’aumento dei prezzi denunciato negli ultimi giorni dalla Federconsumatori con stangate sui beni di prima necessità e le bollette, che renderebbe anche poco agibile il sostentamento di un affitto privato per molti studenti e le loro famiglie.

In questa situazione critica, il sindacato ha lanciato a livello nazionale l’iniziativa di solidarietà NotteSOSpesa, con cui sarà possibile chiedere o dare ospitalità per poche notti a studentesse o studenti che avranno bisogno di un appoggio in città per frequentare le primissime lezioni e visitare le case papabili per un contratto di affitto. Al link il form da compilare relativo al progetto:

https://linkuniversitari.wixsite.com/iostudio/notte-sospesa

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