

(umbriajournal.com) TERNI – “Quali le motivazioni che hanno provocato le gravi criticità verificatesi nel reparto di dialisi dell’ospedale ‘Santa Maria’ di Terni, dove non sembra sia presente un macchinario sostitutivo, e che hanno costretto al trasporto dei malati presso l’ospedale di Foligno anziché nelle strutture sanitarie di emergenza più vicine al nosocomio ternano”.
È quanto chiede alla Giunta regionale, attraverso una interrogazione, il capogruppo dell’Udc, Sandra Monacelli evidenziando come “quanto accaduto nei giorni scorsi presso il reparto di dialisi dell’ospedale ‘Santa Maria’ di Terni è estremamente grave”. “Diciotto pazienti in emodialisi presso il nosocomio ternano – ricorda Monacelli nel suo atto ispettivo – hanno vissuto un vero e proprio calvario a causa della rottura di una pompa d’acqua, necessaria al raffreddamento delle apparecchiature per sottoporre i malati alle sedute di dialisi.
All’interno della struttura ternana infatti – aggiunge – non è presente una centralina di emergenza che sostituisca o assicuri il corretto funzionamento dei macchinari in caso di necessità. La situazione di emergenza ha portato la direzione sanitaria del ‘Santa Maria’ ad organizzare il trasporto dei malati presso il reparto di dialisi dell’ospedale ‘San Giovanni Battista’ di Foligno. Per i pazienti coinvolti, rinunciare alla seduta di dialisi, avrebbe rappresentato un grave peggioramento del loro stato di salute. Per molti di loro, quindi, affrontare il lungo viaggio è sembrata l’unica soluzione possibile in quel momento.
I malati trasportati al nosocomio di Foligno – va avanti il capogruppo centrista – sono stati costretti loro malgrado a rimanere fuori casa per ben otto ore, rientrando a Terni solo a notte fonda e affrontando non pochi disagi dovuti sia al lungo viaggio che alle loro precarie condizioni di salute”. Monacelli sottolinea come “non è la prima volta che le apparecchiature, indispensabili affinché si possano effettuare le sedute di dialisi nell’ospedale ternano, si bloccano causando gravi disagi ai pazienti in cura.
La centralina andata in tilt nei giorni scorsi è in funzione da venticinque anni ed è assai probabile che, non essendo la prima volta, il blocco è avvenuto per obsolescenza del macchinario. I pazienti in emodialisi del ‘Santa Maria’ di Terni – rimarca ancora Monacelli – sono stati costretti ad affrontare un lungo viaggio verso l’ospedale San Giovanni Battista di Foligno nonostante, sia Spoleto che Orvieto, siano non solo città raggiungibili da Terni in minor tempo rispetto a Foligno, ma abbiano strutture ospedaliere classificate come d’emergenza”.
Per Monacelli, “la necessità di una ristrutturazione del reparto di dialisi dell’ospedale ternano non è ulteriormente prorogabile. Il servizio sanitario regionale deve assicurare ai malati efficienza e trasparenza. Nel caso specifico essendo, ogni singola seduta di dialisi, necessariamente e strettamente legata all’uso di macchinari molto complessi – conclude -, non sarebbe tollerabile né una scarsa manutenzione degli stessi, né la mancanza in caso di necessità della strumentazione adatta a sostituire in casi di emergenza”.
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