Indennità Covid, tagliata di 2,8 milioni di euro per 10 mila sanitari umbri

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Indennità Covid, tagliata di 2,8 milioni di euro per 10 mila sanitari umbri

La Regione dell’Umbria è stata costretta a tagliare di 2,8 milioni di euro l’indennità Covid per 10 mila sanitari. Lo scrive oggi il Corriere dell’Umbria in un articolo a firma di Alessandro Antonini. Il tutto – scrive il quotidiano sarebbe stato causato da un errore contabile. Le somme in questione sono i soldi in più stanziati per il superlavoro di medici, infermieri e operatori sanitari impegnati a salvare vite durante l’emergenza pandemica.

Una scelta fatta “in autotutela” prendendo atto della segnalazione del Mef sullo sforamento “in ordine alla quantificazione delle risorse regionali destinate ai trattamenti accessori del personale sanitario già oggetto di accordi con i sindacati”.

Per il Ministero dell’Economia l’importo massimo consentito è pari a 7.453.686 euro anziché 10.253.722 euro individuati nell’intesa del tavolo di confronto regionale sottoscritta il 5 maggio scorso.

Per questo nella seduta del 25 giugno l’esecutivo ha deliberato di “rideterminare lo stanziamento di risorse regionali aggiuntive in 7.453.686 euro con conseguente riduzione per un importo pari a 2.800.036 euro”. E “di annullare in autotutela le delibere 200 del 17 marzo e 384 del 28 aprile 2021”.

La giunta dà, inoltre, mandato “di riaprire il tavolo di confronto regionale con le organizzazioni sindacali del comparto e della dirigenza per la rideterminazione delle risorse disponibili”. Il Mef aveva scritto a Palazzo Donini il 27 maggio scorso chiedendo chiarimenti.

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