Comune Perugia approva bilancio previsione 2022 2024 e nota Dup [Video]

All'interno la relazione dell'assessore al bilancio, Bertinelli

Bilancio Consolidato esercizio 2021, Comune, approvato 20 voti

Comune Perugia approva bilancio previsione 2022 2024 e nota Dup [Video]

Il Consiglio comunale, nella seduta del 28 marzo, ha approvato, con 22 votia favore (maggioranza), 9 contrari (opposizione) ed un astenuto (Mori) entrambe le pratiche in programma, ossia:

  • -bilancio di previsione 2022-2024;
  • -dup 2022-2024-nota di aggiornamento.

LA RELAZIONE DELL’ASSESSORE BERTINELLI

Gli schemi del Documento unico di programmazione e del bilancio di previsione finanziario 2022-2024 sono stati approvati – ha rappresentato l’assessore Cristina Bertinelli – nel corso della seduta di giunta del 23 febbraio. Nel dettaglio il Dup, propedeutico al bilancio stesso, rappresenta gli indirizzi e le politiche da sviluppare nel triennio, in coerenza con le linee programmatiche di mandato del sindaco Andrea Romizi, e si compone, nella sua parte operativa, degli strumenti di programmazione dell’ente, quali il programma triennale e l’elenco annuale dei lavori e delle opere pubbliche, il piano triennale di fabbisogno del personale, il piano biennale degli acquisiti di beni e servizi, e il piano delle alienazioni e delle valorizzazioni immobiliari.

“La politica di bilancio del Comune di Perugia – ha tenuto a sottolineare l’assessore Bertinelli – non prevede incrementi di tariffe e aliquote per i tributi, malgrado la cessazione dei fondi statali compensativi, erogati negli anni scorsi per fronteggiare la situazione emergenziale. Nonostante ciò – ha proseguito – abbiamo lavorato per il mantenimento dei livelli di spesa necessari a garantire l’erogazione dei servizi comunali. Ciò che più emerge dai documenti programmatici approvati – ha concluso Bertinelli – è una città in forte cambiamento, proiettata in maniera moderna e innovativa verso il futuro, a cui può guardare con maggiore fiducia, grazie a un massiccio piano di investimenti in opere pubbliche, che solo per il 2022 ammonta a oltre 200 milioni di euro”.

Per quanto riguarda gli investimenti, infatti, l’esercizio 2022 sarà caratterizzato dall’avvio di alcune opere collegate al Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), tra cui gli interventi del Programma innovativo qualità dell’abitare Pinqua, nell’area di Ponte San Giovanni, per oltre 32 mln di euro, e i lavori del Brt “Bus rapidtransit”, per oltre 92 mln, tra Castel del Piano e Fontivegge. Sono, inoltre, previsti la realizzazione delle opere del programma di rigenerazione urbana Asta del Tevere, per oltre 20 mln di euro, nonché significativi interventi di miglioramento delle infrastrutture stradali comunali per un importo di circa 5 mln di euro, finanziati tramite l’attivazione di mutui, che renderanno possibili ripavimentazioni, bitumature e riqualificazioni stradali in diverse zone della città, tra cui via Settevalli. Nel corso del 2022, peraltro, proseguirà la realizzazione di importanti opere pubbliche già avviate, come quelle del Bando Periferie e Agenda Urbana nell’area di Fontivegge; saranno anche effettuati interventi di riqualificazione delle biblioteche comunali, in particolare della Biblioteca Augusta, nonché degli impianti sportivi, tra cui spiccano quelli del Pala Barton e dello Stadio Curi. Non mancheranno, infine, interventi volti al miglioramento ambientale, dalla sistemazione di alcune cave alla bonifica dall’inquinamento di aree nel territorio di Sant’Orfeto e Resina, e alla riqualificazione delle aree verdi comunali.

Per quanto riguarda il fabbisogno di personale dell’ente, il piano 2022-2024 prevede importanti inserimenti di risorse umane, anche a livello dirigenziale, rafforzando l’azione assunzionale avviata già nel biennio precedente, dopo le riduzioni di personale del passato, dovute ai pensionamenti e alle norme che hanno imposto il blocco del turn over.

Riguardo al bilancio previsionale per il medesimo periodo, complessivamente la manovra approvata dall’Esecutivo di Palazzo dei Priori ammonta a circa 546 milioni di euro, di cui circa 197 milioni di spesa di parte corrente e circa 230 milioni di spesa in conto capitale.

Nelle previsioni del bilancio 2022 è stato raggiunto l’equilibrio di parte corrente, fortemente condizionato dalla cessazione delle risorse statali compensative erogate negli scorsi anni per fronteggiare gli effetti dell’emergenza sanitaria, iniziata a febbraio 2020, a fronte delle quali non si registra però, nel 2022, la totale scomparsa delle maggiori spese e delle minori entrate. Sempre nel 2022, sono cessati gli effetti di altre misure agevolative, legate sempre all’emergenza sanitaria, quale la sospensione delle quote capitale delle rate dei mutui in essere. L’assessore ha ribadito che il bilancio comunale risente notevolmente di un paio di oneri significativi provenienti dal passato: si tratta dell’obbligo di procedere alla copertura del disavanzo risalente al rendiconto 2014 e del fal (fondo di anticipazione di liquidità) contratto nel 2013. Le due voci incidono per oltre 1,4 milioni l’anno, sottraendo risorse utili per coprire le spese correnti.

In ogni caso, evidenzia l’assessore, pur con ciò, i servizi garantiti dall’Ente sono rimasti invariati.

Per quanto, infine, riguarda la Tassa sui rifiuti (Tari), il termine per l’approvazione del piano finanziario e delle tariffe per l’anno 2022 è stato differito al 30 aprile.

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I DATI DELLA MANOVRA

Il termine per l’approvazione del previsionale (normalmente fissato al 31 dicembre dell’anno precedente) è stato dal Governo procrastinato due volte, la prima al 31 marzo, la seconda ed ultima al 31 maggio a causa dell’incertezza normativa e finanziaria.

Entrando nel dettaglio dei numeri entrate e spese di competenza si attestano sui 546 milioni, confermando il pareggio di bilancio. Per l’equilibrio di cassa, il saldo al 1 gennaio è di 32milioni circa, destinato a salire a fine esercizio 2022 fino ai 36 milioni. Si segnala che nel 2021 è stato mantenuto in modo pressoché costante l’equilibrio di cassa nel corso dell’esercizio. Analizzando la parte entrata nel confronto tra 2021 e 2022 emerge una crescita dei tributi (5milioni) ed un forte calo dei trasferimenti (meno 7 milioni); ciò a causa dell’eliminazione delle misure compensative legate all’emergenza covid, applicate invece nei due anni precedenti. Per ciò che riguarda le singole voci di entrata, l’imu sale nel 2022 a 38,1 milioni contro i 37,9 del 2021; l’addizionale comunale irpef cresce leggermente 17,827 milioni nel 2022 contro i 17,822 del 2021.

Il canone unico patrimoniale (che ha sostituito tosap, imposta pubblicità, ecc) sale nel 2022 a 5,6 milioni rispetto ai 4,3 del 2021. La previsione 2022 dell’imposta di soggiorno è di 755mila euro contro i 397mila del 2021. Si prevede anche una crescita del recupero dell’evasione fiscale che passa dai 5,8 milioni del 2021 ai 6,3 del 2022 (spicca l’imu con 4,5 milioni).

E’ previsto un accantonamento a titolo di fondo per i crediti di dubbia esigibilità per il recupero dell’evasione fiscale di 4 milioni pari al 63%.

Le sanzioni da violazioni al codice della strada sono stimate nel 2022 in 6,5 milioni, rispetto agli accertati 6,3 del 2021.

2,5 milioni i proventi da permessi a costruire, destinati per 1 milione alle spese correnti e per 1,5 alla spesa in conto capitale.

Le entrate correnti sono composte per il 70% da entrate tributarie, 13% da entrate per trasferimenti, 16% entrate extratributarie. Nell’ambito delle entrate tributarie la voce più significativa è rappresentata dalla tari (24%), seguita dall’imu (19%).

Tra le entrate extratributarie, spiccano i canoni e concessioni per il 36%, seguiti da multe per 23%.

L’autonomia tributaria ad oggi del Comune si attesta sul 70,54% per il 2022, in crescita rispetto al 2021 (69,24%), mentre l’autonomia finanziaria sale all’86,70% (84,48% nel 2021), con la dipendenza erariale che scende al 13,30% (nel 2021 era 15,52%). L’incidenza pro capite delle entrate tributarie nel 2022 è di 847,62 euro nel (2021 era 825,13).

Le principali fonti di finanziamento degli investimenti, per un totale di 222 milioni, sono le risorse esterne per l’83%.

Nel bilancio è ricompreso anche il pavi (piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari) che prevede alienazioni ordinarie per 2,8 milioni, alienazioni alloggi erp per 11,5 milioni e permute per 1,1 milioni.

La manovra sulla spesa corrente prevede il mantenimento della spesa per i servizi essenziali (assistenza, scuola ed infanzia, trasporti) finanziati con risorse comunali e spese generali di funzionamento. Tutto ciò nonostante la rigidità strutturale dei bilanci comunali, dovuta alla spesa di personale, interessi passivi e oneri finanziari, aumento spese di consumo ecc.

La parte di spesa del bilancio, che si attesta in 546 milioni, è composta da spesa corrente per 205 milioni (197 spese ordinarie, 6milioni rimborso prestiti, 1,4 milioni disavanzo e fal), 230 milioni spese in conto capitale, 30 milioni restituzione anticipazioni.

La spesa corrente (197 milioni in calo rispetto al 2021 quando era pari a 210 milioni) è rappresentata principalmente da acquisto di beni e servizi (110milioni), spese per redditi da lavoro dipendente (46 milioni).

Per l’anno 2022 la spesa prevista di personale è pari a 46milioni; l’incidenza della stessa sulla spesa corrente è del 26,72% (nel 2021 era del 23,15%). Sul tema personale spicca il significativo piano assunzionale improntato dalla giunta per il triennio 2022-2024 con complessivi 148 nuovi inserimenti.

Il fondo crediti di dubbia esigibilità si attesta nel 2022 su 17,740 milioni, con leggero calo negli anni successivi (17,728 e 17,721).

Nell’ottica delle spese, crescono le risorse per la sicurezza (nel 2022 sono 6,7 milioni), è di 12,7 milioni quella per istruzione e diritto allo studio, 18,5 milioni per l’edilizia scolastica.

La spesa per i trasporti è indicata nell’ordine dei 23 milioni (13 tpl, 10 circa viabilità ed infrastrutture), la spesa sociale si attesta su circa 30 milioni (14 infanzia, minori ed asili nido, 4 disabili, 1,7 anziani, 5 rischio esclusione sociale, 1,7 diritto alla casa, 2 rete servizi socio-sanitari) di cui 6,7 milioni con fondi propri dell’ente.

Nel 2022 sono previsti mutui per 5,5 milioni per finanziare investimenti sulla viabilità ed impianti sportivi.

In costante calo il debito: dai 97,8 del 2019 si passa ai 95,1 del 2021 fino ai 94,3 del 2022, 88,5 del 2023 e 82 del 2024. L’incidenza pro capite a fine 2021 scende a 576 euro circa, 572 nel 2022 (nel 2013 era pari a 801 euro).

La spesa in conto capitale, pari a 230milioni, è così composta: 222 milioni investimenti fissi lordi, 5milioni contributi agli investimenti, ecc.

Di forte impatto il programma triennale delle opere pubbliche che prevede, nel solo 2022, investimenti per 209 milioni.

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EMENDAMENTI

Il primo emendamento (approvato), presentato dal vice sindaco in qualità di sostituto del sindaco, è meramente tecnico-formale. Riguarda l’allineamento degli importi riportati nei prospetti relativi alla composizione dell’accantonamento al fondo crediti di dubbia esigibilità per gli anni 2022, 2023 e 2024, con quelli presenti nel bilancio di previsione. L’allineamento non comporta alcun effetto sugli importi da accantonare, ma consente una corretta compilazione dei prospetti e l’eliminazione di un mero errore formale.

Il secondo emendamento (approvato), presentato dal vice sindaco in qualità di sostituto del sindaco, propone di inserire nel programma degli acquisti di beni e servizi 2022-2023 tre interventi: 1) attivazione di una forma speciale di partenariato per la valorizzazione del Cassero di Porta Sant’Angelo nell’ambito del percorso progettuale “Borgo Sant’Angelo tra tesori d’arte e creatività”. Il contributo a carico dell’Amministrazione in tal caso sarà di 20mila euro per il 2022 e 10mila per il 2023, mentre il partner privato dovrà corrispondere all’Ente un canone minimo di 3300euro più iva all’anno. 2) l’affidamento in concessione della gestione dell’Auditorium Santa Cecilia. Non sono previste spese a carico dell’Amministrazione; 3) l’affidamento in concessione della Sala Cutu. Non sono previste spese a carico dell’Amministrazione.

Il terzo emendamento (approvato), presentato dal vice sindaco in qualità di sostituto del sindaco, prevede una variazione in entrata e spese di 50mila euro per il Progetto “scuole e strade sicure – no drug” con risorse del ministero degli Interni per acquisto auto e allestimenti specifici in favore della polizia locale.

Il quarto emendamento (approvato) è stato presentato dal capogruppo di FdI Michele Nannarone e prevede maggiori risorse per 50mila euro da destinare alla manutenzione ordinaria del verde pubblico e dei parchi cittadini con economie derivanti dalla rinegoziazione del fondo anticipazione liquidità.

Il quinto emendamento (respinto) proposto dal consigliere PD Francesco Zuccherini propone di realizzare la riqualificazione della scuola primaria Rodari di San Marco per 550mila euro, con economie di 180mila euro (cimitero di Sant’Egidio), 250mila euro (Ripa) e 120mila euro (tpl).

L’emendamento 6 (respinto), meramente tecnico, è stato proposto nuovamente dal consigliere Zuccherini e prevede,in conseguenza di quanto richiesto con l’emendamento n. 5,di eliminare l’entrata e la spesa per 60mila euro prevista per l’anno 2024 (piano triennale delle opere pubbliche) sempre in relazione all’intervento di risanamento e riqualificazione della scuola primaria di San Marco. Ciò in quanto l’intervento complessivo viene proposto per l’anno 2022.

L’emendamento n. 7 (approvato) è stato proposto dal capogruppo della Lega Mattioni e prevede una maggiore spesa di 78.850euro per l’assunzione a tempo determinato di 4 dipendenti in categoria c, per sette mesi, da destinare all’u.o. edilizia privata a suape per lo svolgimento di attività legate alle pratiche connesse alle agevolazioni fiscali, con economie per spese per compensi riscossione tributi e spese amministrative connesse (meno 23.850 euro) e spese per tesoreria comunale (meno 55mila euro).

L’ottavo ed ultimo emendamento (approvato) è stato presentato dal sindaco Romizi e prevede l’inserimento della spesa di 250mila euro per l’acquisizione di segnaletica turistica finanziata con contributo della fondazione cassa di risparmio di Perugia per 200mila euro e per 50mila euro con cofinanziamento comunale derivante dall’impiego delle risorse da alienazioni destinate in precedenza al finanziamento parziale dell’adeguamento del Santa Giuliana, sostituite da contributo regionale.

DIBATTITO

Ad aprire la discussione è stata Cristiana Casaioli (Progetto Perugia) che ha parlato di un bilancio approvato dopo un periodo straordinario, causa pandemia, ed in un contesto ancora oggi di grande incertezza in virtù del conflitto in Ucraina cui si devono, come noto, i forti rincari del costo di energia, carburante ed altro. Tuttavia va espresso apprezzamento per una manovra caratterizzata da investimenti con numeri mai raggiunti in passato: si pensi ai 209 milioni per il 2022 resi possibili grazie alla capacità di giunta ed uffici di attrarre risorse con idee ed una visione precisa della città. Una visione finalizzata ad innalzare la qualità della vita dei cittadini, riqualificando l’esistente. Tra i settori maggiormente valorizzati, spiega Casaioli, vi sono la viabilità (97 milioni) con in testa il Brt e le manutenzioni stradali (5 milioni), quest’ultime finanziate con mutui ossia con risorse concrete, ma anche il potenziamento della rete ciclabile e dunque della mobilità sostenibile.

37 milioni sono destinati all’edilizia scolastica, “perché i nostri ragazzi hanno diritto di crescere in ambienti sani e sicuri”. Pur non essendo ancora ristabilita la normalità, visto che molti oneri legati alla pandemia permangono, il bilancio, in assenza di risorse straordinarie nazionali, ha il merito di chiudere in pareggio nel pieno rispetto della normativa. Ciò grazie ad un’Amministrazione che guarda al futuro con ottimismo, fornendo servizi funzionali ed innovativi.

Di parere opposto Francesco Zuccherini (PD), che, partendo dall’analisi dei dati contenuti nelle premesse del dup, ha posto l’accento su quattro aspetti cui – ha detto – dovrebbero corrispondere altrettante azioni da parte dell’Amministrazione. Il riferimento è al dato demografico, ove si registra un calo costante in molti casi legato ai cambi di residenza verso altri Comuni. Il secondo è il dato economico, con tante, troppo imprese venute a mancare a causa della perdurante crisi. E poi il dato immobiliare cui si aggiunge, come quarto elemento, il dato universitario, con numeri virtuosi in termini di nuovi iscritti.

Secondo Zuccherini in tali ambiti non sono corrisposte adeguate azioni da parte dell’Amministrazione. Partendo dal dato demografico sono mancate politiche volte a favorire la sanità territoriale ed il welfare, pur essendoci occasioni imperdibili nel pnrr e nel piano sanitario nazionale. Imprese e sviluppo: occorre potenziare le infrastrutture, partendo da quelle viarie e ferroviarie utili per superare lo storico isolamento dell’Umbria e di Perugia. Ed invece sembra che l’Amministrazione, come testimonia la vicenda del Nodo, tenda a glissare e prendere tempo. In materia di politiche abitative, Zuccherini ha chiesto un’accelerazione al fine di fornire risposte a quella che si configura come un’emergenza crescente. In tal senso il Comune appare in ritardo anche sul fronte dei bonus, dove le criticità del personale stanno compromettendo la situazione facendo perdere alla città, all’utenza ed a molte imprese occasioni importanti.

Infine il dato universitario: se è vero che gli iscritti sono in crescita con numeri che stanno tornando vicini a quelli del passato è tuttavia necessario che l’Amministrazione sia in grado di contribuire fornendo servizi attrattivi: il riferimento è all’innalzamento della qualità della vita, specie in centro storico, all’aumento delle aule studio, al potenziamento della mobilità.

In questi 4 filoni, invece, sembra mancare una visione della città da parte della giunta incapace di sostenere le eccellenze e le potenzialità del territorio.

Per Roberta Ricci (Lega) il bilancio si innesta in un momento eccezionale, di cui occorre, pertanto, tenere conto nelle valutazioni.

Rispondendo a Zuccherini sulla questione del bonus 110%, la consigliera ha evidenziato che in questa materia i ritardi non sono addebitabili solo alle carenze strutturali dell’Ente, ma anche e soprattutto agli strumenti mal predisposti dal Governo nazionale.

Facendo riferimento al parere del collegio dei revisori dei conti, Ricci ha parlato di una manovra corretta che raggiunge il pareggio ed altri risultati virtuosi, tra cui la costante riduzione dell’indebitamento e la presenza di un piano degli investimenti senza precedenti. Aspetti che confermano l’esistenza di una chiara visione della città, pur in un momento di forte crisi a causa della pandemia e del conflitto in Ucraina, con effetti economici pesanti per Amministrazioni, imprese e cittadini.

Oltre a ciò Ricci ha posto l’accento sul peso, nell’ambito del bilancio comunale, di alcune partite ereditate dal passato, ossia disavanzo tecnico, derivati, fal, ecc.

Per tutte queste ragioni la manovra può, a tutto diritto, essere definita di ampio respiro e di prospettiva.

Francesca Renda (Tppu-Civitas) ha spiegato che, a fronte di tante criticità legate al contesto storico che stiamo vivendo, l’Amministrazione ha compiuto con coraggio e senso di responsabilità uno sforzo per dare risposte concrete alla cittadinanza: “quanto portato avanti dal Comune di Perugia può farci ritenere soddisfatti e fiduciosi per il raggiungimento degli obiettivi che abbiamo programmato e per i quali ogni giorno ci impegniamo con spirito di servizio”. Da apprezzare, secondo Renda, è lo spirito di comunità manifestato da amministratori, cittadini e dipendenti comunali che ha consentito di superare tutte le difficoltà e di ripartire. Renda ha rimarcato di aver chiesto in passato più coraggio all’Amministrazione sulla questione dei fondi europei: appello accolto dal comune visto che è stato costituito e poi rafforzato l’ufficio a ciò dedicato. Risultati soddisfacenti emergono inoltre sui collegamenti infrastrutturali, con segnali importanti per ciò che concerne l’aeroporto e l’alta velocità ferroviaria su cui molto si dovrà ancora fare. Altra nota positiva è l’adesione al progetto Umbria Film Commission.

Renda ha manifestato apprezzamento per l’azione che la Regione sta svolgendo insieme al Comune sviluppando una visione per la nostra comunità del futuro soprattutto in termini di turismo, marketing territoriale, mobilità (Brt in testa), riqualificazione di Fontivegge. Tutte azioni, conclude Renda, che ci rendono orgogliosi di far parte di una maggioranza unita, coesa ed attenta alle esigenze dei cittadini.

Secondo la capogruppo del M5S Francesca Tizi il bilancio è stato costruito in un momento storico particolare (pandemia e guerra), ma tiene poco conto di queste situazioni. Ed infatti sarebbe servito ben altro, ossia interventi rivolti ai più bisognosi ed al tessuto produttivo messo a dura prova dalla crisi. Invece si è scelto di non fare nulla in favore delle necessità di cittadini ed imprese, lasciando la pressione fiscale al massimo. Ciò conferma che, quando non ci sono trasferimenti statali ad hoc, il Comune non mette in campo azioni compensative proprie, pesando in maniera insostenibile sui cittadini. Entrando nel dettaglio del bilancio Tizi ha spiegato che dalla lettura delle entrate emerge una gestione ordinaria avulsa dal contesto eccezionale in cui si colloca: ad esempio sulla tari non vi è alcuna iniziativa per introdurre la tariffa puntuale, mentre i costi del servizio crescono; l’imu resta fissata al massimo.

Quanto al settore della spesa, permangono troppe consulenze esterne con conseguente penalizzazione delle assunzioni, poche rispetto a ciò che servirebbe per sostenere settori in forte sofferenza, tra cui spicca il suape. Altre criticità si registrano sul sostegno alle giovani coppie, sull’ambiente, le politiche di genere, le politiche sul lavoro, tema che è il grande assente all’interno del bilancio. In sostanza per la capogruppo l’amministrazione fa tanta propaganda, ma poche azioni concrete sprecando occasioni per la città.

Per Emanuela Mori (IV) in questo periodo di grandi difficoltà per l’economia nazionale ed internazionale discutere di un bilancio relativo ad un Ente Locale come è il comune di Perugia rappresenta un compito quanto mai difficile e complesso. Sono finiti i tempi d’oro e di bilanci facili, quando non si è tenuto conto né della gestione del patrimonio immobiliare, né tantomeno del suo graduale degrado.

Analizzando l’azione politica espressa nel bilancio, Mori ha parlato di manovra poco coraggiosa perché si cerca di diluire le problematiche legate ai tagli pluriennali che gli enti hanno subito con la speranza che i finanziamenti del pnrr possano sanare e rilanciare l’attività; tuttavia basare un bilancio su entrate estemporanee e non replicabili può creare delle patologie strutturali che graveranno sui bilanci futuri. Questi errori di impostazione hanno riguardato settori come l’edilizia scolastica o i trasporti.

“Potrei parlare per ore della mancanza di strategia negli ultimi bilanci di questa Amministrazione.Sicuramente un atteggiamento poco incisivo rispetto alle aspettative dei cittadini di fronte alla grave crisi post covid”. Mori ha citato la scarsa sicurezza e le grandi opere incompiute, le politiche del personale e le spese eccessive per consulenze esterne.

“Nonostante tutto questo non me la sento di dare un voto negativo ad un bilancio che anche se da una parte dimostra poco coraggio, dall’altra evidenzia lo sforzo di assemblare un documento in un periodo dove tra pandemia è guerra l’economia territoriale sta subendo gravi contraccolpi”. Da qui l’astensione.

Secondo Massimo Pici (Perugia Civica) dietro i numeri c’è il tentativo e la volontà di dare un volto nuovo alla città, facendo scelte coraggiose. Grazie al dup, ad esempio, la città sarà più vivibile con sfide nuove in termini di tpl (Brt), risorse per il sociale in favore dei più deboli, riqualificazione urbana e dunque sicurezza.

Pici ha espresso un plauso nei confronti dell’Amministrazione per aver saputo attrarre risorse pubbliche, mettendole poi a disposizione dei cittadini e dell’aumento della qualità della vita.

Per il capogruppo di FdI Michele Nannarone la valutazione sul bilancio è positiva anche alla luce dell’emendamento di Fdi sul verde accolto dall’assise.

Si tratta di una manovra che non è stato facile elaborare sia per la crisi ingenerata da pandemia e guerra che per alcune “zavorre” ereditate dal passato tra cui disavanzo tecnico e fal, risalenti, rispettivamente al 2014 e 2013. Ma soprattutto il peso più grande proveniente dal passato è il costo legato alla manutenzione del minimetrò (circa 8 milioni di euro l’anno), frutto di scelte sbagliate da parte delle Amministrazioni di centro-sinistra. Il minimetrò, secondo Nannarone, resta un’opera simbolo dello spreco di risorse della città ed un sistema fortemente impattante, dal punto di vista ambientale, su Perugia.

Rispondendo ai rilievi di Zuccherini sullo stato del centro storico, Nannarone ha spiegato che, al contrario, l’attenzione dell’Amministrazione in questi anni è stata massima ed ha consentito di riqualificare aree prima mal sfruttate come piazza Matteotti trasformata da parcheggio in salotto a cielo aperto. Un’impostazione che ritroviamo nel progetto per la nuova piazza Danti.

Il consigliere Paolo Befani (FdI) ha posto l’accento su due punti: i 5 milioni destinati dal Comune alla manutenzione stradale con risorse proprie ed il rafforzamento degli interventi destinati alla cura del verde, potenziati in virtù dell’emendamento di Fdi accolto dall’aula.

Infine Befani ha espresso un plauso per la capacità mostrata da Amministrazione ed uffici di saper intercettare risorse centrali per la città, come è avvenuto nel progetto Pinqua, destinato a valorizzare aree di Ponte San Giovanni fortemente degradate a causa dei gravi errori commessi in passato dal centro-sinistra.

Per Fabrizio Croce (IPP), al netto della grande iniezione di fondi pubblici destinati a progetto importanti, non si riesce a vedere nel bilancio un tentativo dell’Amministrazione di andare incontro alle esigenze della città. Si pensi alla tassazione, alla mobilità, alla qualità dei servizi, alle esigenze abitative,

In particolare sulla mobilità, Croce ha spiegato che l’investimento sulle manutenzioni stradali, pur se positivo, sconta un’impostazione sbagliata perché di fatto rafforza il trasporto su gomma a scapito dei sistemi alternativi e sostenibili. “Noto quindi una scarsa visione delle prospettive nel medio e lungo periodo ed un mero tentativo solo di tappare le buche”.

Giuliano Giubilei ha sollecitato l’Amministrazione a prestare maggiore attenzione su due temi. Innanzitutto la mobilità, argomento su cui la giunta è ancora legata alle buone intenzioni, ma senza che a ciò seguano interventi concreti. In tale ambito Giubilei ha spiegato che il Minimetrò è un’opera moderna, non premiata ancora dal successo in termini di utenti, in quanto risulta incompiuta. Pertanto servirebbe il coraggio di completarla collegando l’attuale tracciato al polo unico ospedaliero.

Il secondo punto citato da Giubilei è rappresentato dai pessimi collegamenti viari e ferroviari che continuano a tagliare fuori Perugia dalle tratte principali, favorendo l’isolamento. Su questo punto Giubilei ha chiesto all’Amministrazione maggiore chiarezza soprattutto in merito al progetto del nodo di Perugia e del potenziamento dell’alta velocità ferroviaria.

Su quest’ultimo tema il capogruppo della Lega Lorenzo Mattioni ha spiegato che la vicenda della stazione media Etruria è di valenza interregionale, tanto è vero che la Regione Umbria ha già avviato un’interlocuzione in tal senso.

DICHIARAZIONI DI VOTO

Giacomo Cagnoli (FI) ha espresso soddisfazione per il bilancio perché le risorse stanziate vanno nella direzione giusta. Si tratta infatti di investimenti massicci che rivelano una precisa visione futura, ossia di trasformare Perugia in una città migliore di quella che l’Amministrazione Romizi ha ereditato.

Francesco Zuccherini (PD), rispondendo alla maggioranza, ha evidenziato che anche nel 2019 l’Amministrazione Romizi ha fatto rimarcare un disavanzo tecnico; per questo non occorre scandalizzarsi per quello del 2014. Quanto ai costi per il Minimetrò (per il quale ha invitato la maggioranza ad adoperarsi con la regione per farlo inserire nel fondo regionale), il consigliere ha spiegato come anche il Brt necessiterà di risorse importanti ed impatterà molto sulla città. Infine nell’apprezzare il progetto Pinqua, Zuccherini ha tenuto a precisare come quella ferita di Ponte San Giovanni vada ascritta a gravissime infiltrazioni esterne che nulla hanno a che vedere con la politica di allora.

Cristiana Casaioli (Progetto Perugia) ha evidenziato che il disavanzo del 2019, emerso in un anno di pandemia, era nell’ordine di un milione di euro, ben inferiore ai 35 del 2014.

Ha poi chiarito che il Brt sarà un sistema fortemente innovativo, con costi di gestione non dissimili a quelli per la manutenzione degli autobus ordinari; nulla di paragonabile al minimetrò.

Sul piano strade, infine, ha rivendicato la bontà delle scelte dell’Amministrazione perché non penalizzano i sistemi di mobilità alternativa e, comunque, garantiscono sicurezza.

In replica l’assessore Cristina Bertinelli ha tenuto a precisare che dal 2015 in avanti i bilanci hanno avuto ben poco di ordinario: a fronte dei disavanzi e problemi ereditati dal passato, si è provveduto ad effettuare una massiccia spending review, ma senza toccare i servizi rivolti all’utenza. Questo lavoro è stato necessario per riparare i problemi del passato evitando il conseguente dissesto finanziario dell’Ente. Oggi si continua lungo questa linea virtuosa, raggiungendo il pareggio di bilancio pur in presenza dei gravi effetti legati alla pandemia ed al conflitto in Ucraina.

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