
PERUGIA – “Permettere il riutilizzo dei beni confiscati alla mafia è una delle strade giuste da intraprendere per combattere la criminalità, andando verso la rivincita dello Stato e della legalità”. Così la presidente dell’Assemblea legislativa dell’Umbria, Donatella Porzi, coordinatrice del Tavolo delle Commissioni e degli Osservatori sul contrasto della criminalità organizzata della Conferenza dei presidenti dei Consigli regionali, stamattina a Napoli al convegno ‘Beni Confiscati. La rivincita dello Stato’ (https://tinyurl.com/y3qfpee8(link is external)). L’appuntamento è stato organizzato dal Consiglio regionale della Campania e dalla Conferenza dei Presidenti dei Consigli regionali e si è tenuto presso il Centro direzionale.
All’evento hanno preso parte la Coordinatrice della Conferenza e Presidente del Consiglio regionale della Campania, Rosa D’Amelio; il Presidente della Commissione regionale Anticamorra e Beni confiscati della Campania, Carmine Mocerino; il Procuratore nazionale aggiunto Antimafia e Antiterrorismo, Maria Vittoria De Simone; il Presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali, anche straniere, Nicola Morra; il Referente regionale Campania Associazione Libera, Fabio Giuliani; il Presidente della Fondazione Polis, Don Tonino Palmese; il vice Presidente dell’Associazione Avviso Pubblico, Renato Natale. In apertura si è svolto il Coordinamento delle commissioni antimafia, coordinato dalla presidente Porzi.
“Per molto tempo abbiamo pensato che la criminalità organizzata fosse un fenomeno circoscritto geograficamente, ma poi ci siamo resi conto che le infiltrazioni mafiose erano diffuse ovunque, e non solo in Italia. La percezione che ne hanno i cittadini è molto più bassa della realtà, e questo ha facilitato e facilita le infiltrazioni mafiose nei territori – ha spiegato la presidente Porzi -. Senza l’intervento delle Forze dell’ordine – ha rimarcato Porzi -, le mafie non potranno essere mai sconfitte, ma aggiungerei anche che senza l’operato del singolo cittadino onesto, di ciascuno di noi, le mafie continueranno per la loro strada, senza impedimenti di alcun genere”.
“Una svolta – ha aggiunto Porzi – c’è stata dalla legge ‘109/96’, relativa all’utilizzo dei beni confiscati alla criminalità organizzata, che ha dato una svolta significativa a questa strategia, in senso positivo, restituendo grandi patrimoni, accumulati illecitamente, alla collettività con un’azione di grande significato democratico. Le leggi vigenti, però – ha rilevato -, vanno migliorate, sia nello specifico legislativo, sia a livello culturale, perché talvolta questo tipo di intervento sfocia nell’indifferenza. C’è ancora tanto da fare e questo convegno ne è la prova, ma è molto importante aver compreso che questa è una delle strade giuste da intraprendere, una strada – ha concluso – che possiamo percorrere insieme”.
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