Anci Umbria chiede fondi per minori in strutture protette
Perugia – Durante un incontro organizzato da Anci Umbria presso la sala del Consiglio del palazzo della Provincia di Perugia, sono emerse diverse proposte per affrontare il problema dei costi legati all’inserimento dei minori nelle strutture protette. L’incontro ha visto la partecipazione di oltre 50 persone, tra amministratori e tecnici, sia in presenza che online. Presenti anche i delegati delle Prefetture di Perugia e Terni, Susanna Tabarrini e Luca Iervolino, e la senatrice Emma Pavanelli (M5S).
Le proposte principali includono la richiesta alla Regione Umbria di costituire un fondo di riserva per la compartecipazione ai costi, l’interessamento delle zone sociali e la sollecitazione ai Parlamentari per una modifica del comma 4 dell’articolo 6 della legge 328 del 2000. L’obiettivo è che la spesa non sia più solo a carico dei Comuni ma anche dello Stato. Inoltre, si intende informare e sostenere l’azione di Anci Nazionale, che ha già avviato un’interlocuzione con il Governo su questo tema.
Il tema dell’accoglienza residenziale dei minori, temporaneamente privi di un ambiente familiare idoneo, tocca soprattutto i Comuni di piccole e medie dimensioni, che subiscono gli effetti di questi ingenti costi. Questi possono arrivare a 150 euro più IVA al giorno per minorenne, con ricadute significative sul bilancio di esercizio. Anche i Comuni di maggiori dimensioni, come Perugia, iniziano a risentire di questa situazione. Perugia, con 142 minori inseriti, di cui 18 non accompagnati, e 1.436 minori in carico, gestisce numeri impegnativi che rappresentano un’emergenza sociale, con una spesa di circa 5 milioni di euro l’anno. Situazioni simili si riscontrano nei Comuni di Foligno, con una spesa di oltre 1 milione di euro, e Spoleto, con circa mezzo milione di euro.
Le Prefetture e la senatrice Pavanelli hanno espresso la massima collaborazione, ognuno nel proprio ambito di azione. A margine dell’incontro, è stato convenuto di sottoscrivere un documento di sintesi con le proposte comuni emerse durante il dibattito, con l’obiettivo di condividerlo tramite il coinvolgimento dei Comuni capofila delle zone sociali.
Michele Toniaccini, presidente di Anci Umbria e sindaco di Deruta, ha dichiarato che tutti i Comuni sono potenzialmente interessati da questo problema, sia dal punto di vista economico-finanziario che umano e sociale. Ha sottolineato l’importanza delle famiglie come punto di riferimento per l’agenda politico-amministrativa. Toniaccini ha concluso ringraziando le Prefetture di Perugia e Terni per la loro partecipazione e contributo alla discussione.
L’incontro ha dimostrato quanto il tema sia sentito in maniera trasversale, con numerosi interventi a testimonianza dell’urgenza di trovare soluzioni condivise per sostenere i Comuni nei costi di accoglienza dei minori non accompagnati.
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