
Una Pasqua senza turisti in Umbria, un’altra mazzata per la filiera
“Lo stop di Pasqua costerà orientativamente 40 milioni alle imprese del turismo”. Lo dice al Corriere dell’Umbria Simone Fittuccia, presidente di Federalberghi Umbria. La decisione di trasformare tutta l’Italia in zona rossa nei giorni 3, 4 e 5 aprile per Fittuccia è “un’altra mazzata”.
“Le ripercussioni di queste decisioni saranno enormi per l’intero comparto – evidenzia Fittuccia – e rappresentano l’ennessimo colpo per noi che, soltanto un mese e mezzo fa, avevamo deciso di smettere di piangerci addosso e di puntare tutto sulla Pasqua”.
Un mini-lockdown esattamente come era avvenuto a Natale e Capodanno. “A questo punto non possiamo che sperare di poter ripartire senza intoppi a giugno” – dice Fittuccia -. Federalberghi – scrive il Corriere dell’Umbria nell’articolo firmato da Catia Turrioni – ha anche chiesto di riservare agli operatori del turismo una corsia preferenziale nella campagna di vaccinazione in maniera tale da rilanciare il settore facendo sì che il turista che arriva e alloggia in albergo possa sentirsi tranquillo. “L’estate scorsa ha funzionato bene l’immagine dell’Umbria bella e sicura ed è su questo che dobbiamo continuare a puntare – conclude Fettuccia -. Avere tutto il personale del settore vaccinato significa dare un messaggio rassicurante al turista che avrà così un motivo in più per scegliere la nostra regione per le vacanze”.
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