Trasporto pubblico locale, la Regione taglia, meno bus e più disagi

Trasporto pubblico locale, la Regione taglia, meno bus e più disagi

I sindacati del trasporto pubblico locale scendono in piazza per quarta volta nell’arco di un mese. “Si è concretizzato quello che immaginavano – ha detto Ciro Zeno della Filt Cgil ai microfoni di Umbria Journal -. Ieri a un confronto con Busitalia, a tutte le organizzazioni sindacali è stato presentato il taglio e come questa vorrà ristrutturare il trasporto pubblico locale”.  Martedì 21 giugno, in concomitanza con la riunione della giunta regionale dell’Umbria, Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Faisa Cisal hanno organizzato un presidio in piazza Italia. 

Tagli che peseranno moltissimo

“Parliamo – aggiunge Zeno – nell’immediato di 2 milioni di euro estivo non scolastico e poi la bellezza di ottocento mila euro invernale e scolastico che vanno dal 15 settembre al 23 dicembre. Dopo dal primo gennaio saranno strutturati 3,5 milioni di euro”.

Vengono colpite le fasce più deboli in un momento in dovevano essere maggiormente sostenute.

“Il carburante costa più di 2 euro al litro – spiega -. In questo momento era necessario tenere stretto forte e capillare il trasporto pubblico locale. Non è questo il momento dei tagli. E’ una regione che sta soffrendo moltissimo in termini sanitari, non possiamo togliere anche i trasporti. La libertà di mobilità delle persone è essenziale. Quello che ci mette paura e lo diciamo ad alta voce – dice ancora Zeno – è che da qui ad oggi avremo anche la gara e non sappiamo come verrà determinata. Questa regione è appesa ad un filo a causa di scelte che faranno pochi a nome di tutti, di una comunità intera”.

A rischio 70 posti di lavoro

“Verranno tagliati 34 turni nel bacino 1, nel bacino due 17 e 13 nel bacino 3. Ad ogni turno corrispondono dei posti di lavoro e questi signori – ribadisce Zeno – non hanno fatto i conti con l’occupazione. Ci saranno delle località che non avranno dei pullman. Com’è possibile tagliare, così, com’è possibile il silenzio dei sindaci. Stanno tacendo. In un momento in cui le persone anziane e famiglie hanno bisogno del trasporto pubblico locale li andiamo a togliere. Questo significa non avere a cuore le problematiche della comunità umbra”.

Dello stesso parere anche i sindacati Fit Cisl, Uiltrasporti e Faisa Cisal.

Tagli trasporto pubblico decisi da giunta precedente, l’attuale sta cercando di rimediare

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