Traffico a Ponte San Giovanni: una crisi senza fine
Ponte San Giovanni – Il traffico continua a essere un problema pressante per i residenti di Ponte San Giovanni, situato tra Collestrada e Balanzano. In questa estate caratterizzata da un clima tropicale, il traffico opprimente non dà tregua, causando disagi significativi per chi vive nella zona.
Nonostante i tentativi di molti di sfuggire al caldo e al traffico, la realtà è che il traffico è una costante per gli abitanti di Ponte San Giovanni. Le code, le soste soffocanti a 40 gradi e le imprecazioni dei conducenti bloccati nei loro veicoli sono una realtà quotidiana. I residenti sottolineano che questa situazione non è colpa loro, ma piuttosto il risultato di una gestione inadeguata del traffico.
Le critiche rivolte ai ponteggiani da parte di alcuni ambientalisti, che suggeriscono di utilizzare biciclette o di camminare, sono viste come irrealistiche. Le piste ciclabili, già crepate, e le corsie ciclabili, ignorate dalla maggior parte dei conducenti, non offrono una soluzione praticabile. Inoltre, fare la spesa in bicicletta è considerato impraticabile, soprattutto quando le strade sono congestionate da veicoli che emettono fumi nocivi.
Gli abitanti di Ponte San Giovanni chiedono ai politici di visitare la zona durante i momenti di traffico intenso per rendersi conto della gravità della situazione. Le soluzioni proposte finora, come l’uso delle biciclette, sono considerate insufficienti di fronte alle code di TIR che attraversano la zona. Gli autisti si chiedono perché devono pagare le conseguenze di decisioni politiche inadeguate.
La richiesta principale dei residenti è la realizzazione del Nodo di Perugia, una soluzione infrastrutturale che potrebbe alleviare il traffico nella zona. Tuttavia, questa proposta è stata osteggiata da alcuni, che ritengono che non risolverebbe il problema. I residenti, invece, sono convinti che il Nodo di Perugia rappresenti una soluzione necessaria per migliorare la viabilità e la qualità della vita nella zona.
In queste settimane di caldo intenso, i residenti non hanno sentito la voce della politica né hanno visto azioni concrete per affrontare il problema. La frustrazione è palpabile, e i residenti si sentono abbandonati dalle istituzioni. Continuano a denunciare la situazione, chiedendo rispetto per il loro diritto alla salute e a una vita dignitosa.
Il Comitato “Chi salverà Ponte San Giovanni?” continua a fare pressione sulle autorità affinché prendano decisioni coraggiose e risolutive. La speranza è che, prima o poi, le istituzioni rispondano alle richieste dei cittadini e affrontino seriamente il problema del traffico a Ponte San Giovanni.
Abito proprio davanti a via della Scuola a Ponte San Giovanni. Sono nato e cresciuto in questo paese. Mai, in vita mia, avevo visto tanto traffico nel mio paese, anche nelle vie interne, come in quest’ultimo anno. Le ho contate più volte; mi sono fermato a 500 in una sola direzione, dopo neanche 40 minuti. Questo traffico è ininterrotto dalle 7.30 del mattino fino alle 19.30. Ciò significa che in queste dodici ore, non andiamo lontano dalla verità, se diciamo che transitino mediamente, in entrambe le direzioni, nella sola via della Scuola, tra diecimila quindicimila autoveicoli al giorno. E tutti questi veicoli non sono dei Ponteggiani, ma di automobilisti che cercano di sfuggire alle code delle vicine superstrade. Cosa pazzesca. Neanche nelle via di grandi città con milioni di abitanti.
Se ci fosse stata la volontà della Regione di risolvere il problema del traffico a Ponte San Giovanni a quest’ora tra,raddoppio delle rampe e miglioramento del trasporto pubblico non saremmo in queste condizioni. La responsabilità è chiara e con il Nodino si pensa di risolvere che cosa? Il Nodino va da Collestrada a Madonna del piano, non è prevista nel progetto definitivo nemmeno la possibilità di ritornare verso Perugia ma solo proseguire per Roma. I camion che escono dai cantieri di Collestrada passano, sempre secondo il progetto tanto decantato dall’assesore Melasecche,(quello che è costato ai contribuenti 10milioni e 500mila euro) davanti all’Ipercoop,via dell Valtiera, Via Pontevecchio, Via nino Bixio, riprendono le gallerie per Perugia per la cava designata e viceversa ..E questo non per 10 giorni ma per 10 lunghissimi anni.
ma nei precedenti lunghissimi anni di gestione piddina della Regione, che progetto è stato posto in essere????