
Tpl a rischio in Umbria, sindacati pronti allo sciopero a settembre
“Estrema preoccupazione per la condizione del TPL in Umbria”: la esprimono in una nota le segreterie regionali dei sindacati del trasporto, Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Orsa dell’Umbria. I tagli comunicati a inizio anno ed i ritardi nella creazione dell’Agenzia dei trasporti, creano, secondo i sindacati, “grande incertezza sui corrispettivi per l’anno 2020”, inoltre, continuano le 5 sigle, “l’azienda Busitalia in una recente riunione ha comunicato il blocco totale degli investimenti di qualunque natura”.“Il Blocco degli investimenti è per noi inaccettabile – affermano ancora Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Orsa dell’Umbria – perché porta oggi l’azienda in una condizione di pericoloso immobilismo che inevitabilmente si scaricherà sulle condizioni lavorative del personale già fortemente provato da mesi e mesi di ammortizzatori sociali, attivati a causa dell’epidemia di Covid. Ad oggi dunque – insistono i sindacati – non sappiamo che tipo di servizio potremo dare a settembre al riaprire delle scuole, non sappiamo se la mole sarà la stessa e pertanto siamo pronti ad aprire la mobilitazione”.
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“Senza dimenticare che il servizio andrà a gara – concludono le 5 sigle dei lavoratori dei trasporti – con il rischio di una riduzione dei servizi strutturale e consolidata per i prossimi anni. Se a breve la Regione non farà chiarezza sui servizi da svolgere fino a fino anno e se l’azienda non riattiverà gli investimenti previsti, sarà sciopero già da settembre”.Fabrizio Ricci Cgil
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