PERUGIA, AGENDA DIGITALE, CONVOCATO TAVOLO SU PIANO DIGITALE REGIONALE 2013-2015

Agenda Digitale
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(umbriajournal.com) PERUGIA – Le politiche volte allo sviluppo dell’economia digitale dell’Umbria hanno trovato traduzione nel Piano digitale regionale per il triennio 2013-2015, che sarà portato all’attenzione del Tavolo generale dell’Alleanza per l’Umbria nel corso della riunione in programma a Perugia, lunedì 2 dicembre, alle ore 9, nella Sala Giunta di Palazzo Donini.

Il documento, preadottato dalla Giunta regionale a fine luglio 2013, prevede 55 progetti riferiti ai vari settori regionali, unitamente ad un pacchetto – composto da 5 interventi – predisposto per imprimere una decisa accelerazione al processo d’innovazione dell’Umbria.

Il Piano è frutto di un percorso partecipativo che ha avuto inizio la scorsa primavera ed è ormai giunto a conclusione e si darà avvio alla nuova fase, quella collaborativa, finalizzata a mobilitare tutto il partenariato economico e sociale dell’Umbria, quindi imprese, scuola ed università, terzo settore, affinché concorrano con propri progetti ed iniziative per lo sviluppo digitale e, in particolare, per il superamento del “divario digitale culturale”.

In proposito il Piano traccia le linee per il salto tecnologico e culturale dell’Umbria attraverso l’impiego del digitale sia nel pubblico che nel privato e, in coerenza con le missioni individuate per l’Agenda digitale dell’Umbria, individua cinque direttrici fondamentali che rappresentano una sfida prioritaria per lo sviluppo dei diritti e dell’economia e per il futuro della regione:

1)il potenziamento delle infrastrutture digitali (reti a banda larga e data center); 2)lo sviluppo della piena cittadinanza e dei diritti esigibili in digitale; 3)la diffusione di competenze digitali e quindi l’inclusione digitale; 4)l’aumento attraverso l’ICT della competitività del sistema delle imprese;. Parallelamente al “Piano digitale”, è stato definito un pacchetto di interventi trasversali con un investimento complessivo di 6,5 milioni di euro, la cui finalità è imprimere una decisa accelerazione al processo d’innovazione:

1)programma di consolidamento datacenter/cloud: con la finalità di razionalizzare le infrastrutture digitali di tutto il sistema pubblico umbro ed implementare il piano di razionalizzazione dei ‘data center’ di tutta la pubblica amministrazione umbra verso un unico data center unitario connesso in banda larga con gli enti;

2)progetto identità digitale e diffusione servizi infrastrutturali – per favorire l’evoluzione dell’identità digitale regionale e sostenere la diffusione dei servizi di identità, interoperabilità e cooperazione applicativa tra banche dati in tutta la PA umbra; 3)programma di digitalizzazione dei Comuni – processo di digitalizzazione del SUAPE (Sportello Unico delle Attività Produttive e dell’Edilizia) e di servizi associati nei Comuni, finanziando progetti di trasformazione organizzativa, strettamente collegata anche al piano di riforma di cui alla l.r. n.18/2011;

4)programma di digitalizzazione dell’amministrazione regionale –attivazione della “scrivania digitale” e dei relativi strumenti operativi per gli uffici in logica smart (“dai documenti ai dati”) ed in un’ottica di sistema informativo integrato; 5)progetto Umbria “Open Data” – strutturato per diffondere i dati aperti e dare vita ad un modello democratico e sostenibile di produzione e pubblicazione dei dati aperti nelle PA umbre, anche in relazione all’attivazione di iniziative progettuali del partenariato economico-sociale per lo sviluppo di servizi a partire dai dati pubblicati dalle PA.

Obiettivo dei progetti è riordinare le funzioni e completare il processo di digitalizzazione della nostra amministrazione pubblica, ma la novità importante è rappresentata dall’accelerazione nella diffusione dei dati aperti, i cosiddetti ‘open data’, ovvero del processo attraverso il quale la Regione, e gli altri enti pubblici, renderanno disponibili e in forma gratuita tutta una serie di informazioni di pubblica utilità che sono in possesso della PA e che hanno un grande valore potenziale, come ad esempio i dati pubblici relativi ai settori commerciali, turistici e sociali.

Tale processo, orientato anche ad aumentare il grado di trasparenza e di partecipazione dei cittadini, vedrà coinvolte anche le aziende sanitarie, le agenzie e le partecipate, oltre a coinvolgere tutto il partenariato economico-sociale per capire quali dati pubblicare e come possano essere riutilizzati dai privati e dalle Università.

Parallelamente è stato dato nuovo impulso al progetto sull’identità digitale, al fine di assicurare ai cittadini modalità di accesso ai servizi telematici della pubblica amministrazione in maniera semplice e con credenziali uniche, ovvero, con l’utilizzo di un’unica username e password. Inoltre, si darà avvio alla realizzazione del programma integrato di digitalizzazione dell’amministrazione regionale così come, entro un anno, saranno attivi nei Comuni, sulla base di uno stanziamento complessivo di un milione di euro, i servizi dello Sportello unico delle attività produttive e l’edilizia (Suape).

Il potenziamento delle infrastrutture digitali si intreccia con la realizzazione delle azioni previste dal Piano Telematico regionale del quale, nel corso del 2014, sarà redatta la nuova stesura “2014-2016” che troverà nella nuova programmazione comunitaria 2014-2020 il principale riferimento programmatico e finanziario. Giunto ormai alla sua terza edizione, il Piano Telematico triennale presenterà due grandi novità rispetto al passato: comprenderà anche la parte dedicata al piano di consolidamento dei “data center” e sarà approvato dal Consiglio regionale, come previsto dalla legge regionale in materia di infrastrutture tecnologiche.

Nei suoi contenuti, il nuovo Piano Telematico punterà al definitivo completamento dell’iniziale schema di dotazione delle grandi dorsali in fibra ottica e alla realizzazione di alcune “reti tematiche”, tra le quali quelle destinate sia al sistema sanitario che a quello scolastico, avendo ormai praticamente esaurito l’obiettivo dell’abbattimento del ‘digital divide’ di primo livello, cioè della semplice possibilità di connettersi ad internet. Tuttavia, il prerequisito necessario al ridisegno dei servizi digitali, sia della PA che del sistema privato, è la correlazione delle dotazioni di rete (banda larga ed ultralarga) con un insieme integrato di tecnologie informatiche che garantisca adeguate risorse hardware/software.

A questo obiettivo si lavora con il già citato Programma di consolidamento ‘datacenter/cloud’, anche con l’accentramento dei server in un unico data-center regionale che avrà sede a Terni – che presenta i requisiti di affidabilità e sicurezza previsti dagli standard internazionali – gestito dal nuovo soggetto in house “Consorzio Umbria Digitale”. Dal punto di vista normativo, infine, il 2014 si caratterizzerà per la definizione dei regolamenti e delle linee guida che consentiranno l’attuazione della recente legge regionale in materia di infrastrutture tecnologiche.

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