Tagli al Tpl in Umbria, sindacati: concluse con esito negativo procedure raffreddamento
Il giorno 28 giugno 2022 si è svolta una riunione tra Filt Cgil, Fit Cisl, Uilt, Faisa Cisal e Busitalia per ultimare il confronto in merito al taglio da 2,8 milioni di euro imposto dalla regione sul TPL, che si è tradotto in un cancellazione di un milione di KM di corse urbane ed extraurbane in tutta l’Umbria.
Abbiamo espresso il nostro completo dissenso rispetto a scelte che in questo momento particolare sono anacronistiche e dissonanti con le esigenze dei cittadini umbri. Non condividiamo, infatti, che a seguito dei tagli effettuati a pagarne le conseguenze siano i lavoratori. Si stanno costruendo turni sempre più impegnativi, si stanno effettuando spostamenti del personale da un deposito all’altro, mettendo tutto a carico dei lavoratori coinvolti.
Ci preoccupano inoltre le ripercussioni che gli attuali tagli possono avere sugli impegni economici che la Regione vorrà garantire per l’imminente gara del TPL in Umbria. Senza contare che ancora non ci è dato sapere se con la futura gara si garantirà l’unicità del bacino o meno.
Vista la situazione e il disagio che investe tutti i lavoratori del TPL, le organizzazioni sindacali hanno chiuso con esito negativo le procedure di raffreddamento e proseguiranno nella loro azione di protesta, chiedendo da subito la convocazione al tavolo del Prefetto di Perugia e successivamente, se necessario, chiedendo ai lavoratori di scioperare come prevede la legge e il CCNL di riferimento.
Per la Segreteria Regionale Filt Cgil Ciro Zeno – Segreteria Regionale Fit Cisl Gianluca Giorgi; – Segretario Regionale Uiltraporti Stefano Cecchetti – Segretario Regionale Faisa Cisal Christian Di Girolamo
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