NurSind scende in piazza, basta bonus a pioggia, servono tutele vere 📸

DCIM100GOPROGOPR2548.JPG

NurSind scende in piazza, basta bonus a pioggia, servono tutele vere

Il ricordo dei quaranta nostri colleghi vittime del coronavirus ma anche la rabbia e la delusione per le promesse non mantenute da parte delle istituzioni“. Questo è quello che oggi ha portato in piazza tanti infermieri umbri nel flash mob organizzato dal NurSind “Per non dimenticare”.

“Bonus una tantum? Sono un contentino. Nulla di più. E hanno il sapore della beffa nei confronti di una categoria che ha dato l’anima per assicurare e garantire la salute pubblica durante la fase più critica dell’emergenza, anche mettendo a rischio la propria vita per proteggere quella degli altri”.

Erozzardi Marco, Coordinatore Regionale del NurSind, liquida così i bonus e gli incentivi economici fino ad ora messi in campo dal governo. “Tra gli infermieri crescono il malcontento e la delusione – continua -. Dopo che tanti colleghi hanno contratto il virus, si sono ammalati gravemente, per tacere di chi ha perso la vita, la politica non può scaricare con bonus a pioggia le proprie colpe e responsabilità. Tutto questo è inaccettabile. Ed è la ragione per cui la categoria è in agitazione nelle piazze italiane”.

Per Erozzardi, il primo passo da compiere è “riconoscere tutte quelle inefficienze che il Covid-19 ha messo in luce, ma che il nostro sindacato denuncia da sempre e in tutte le sedi. A cominciare dal numero esiguo di infermieri in forza al Sistema sanitario nazionale, come ha confermato nella sua relazione anche la Corte dei Conti. E poi – continua il sindacalista – occorre dimostrare coi fatti rispetto per infermieri e professionisti sanitari che, appunto, non possono essere mortificati con semplici bonus. Serve di più, serve uno sforzo concreto commisurato al valore dimostrato da queste categorie preparate e versatili, in grado di adattarsi, e questa emergenza l’ha mostrato a tutti, anche agli sconvolgimenti organizzativi che la situazione ha comportato”.

Di qui le richieste del sindacato: “Chiediamo si valorizzi la professione attraverso un contratto dignitoso che rispecchi le legittime aspettative di chi giustamente pretende di non essere dimenticato. A maggior ragione – sottolinea Vaccaro – di fronte ai prossimi sacrifici che potrebbero attendere la categoria. Non sappiamo, infatti, se l’emergenza sia finita”.

Ecco perché il Nursind sta facendo sentire la sua voce con manifestazioni in tutte le Regioni per chiedere alla politica atti concreti: la rimodulazione al rialzo degli Organici, l’efficiente integrazione ospedale-territorio attraverso l’Infermiere di famiglia, il personale di supporto alle attività assistenziali. “Stiamo preparando inoltre una manifestazione nazionale a Roma. Sarà l’occasione per chiedere anche l’abolizione del vincolo di esclusività e un’area separata di contrattazione. Se la salute pubblica per le istituzioni costituisce una priorità come lo è per noi – conclude il  Coordinatore Regionale del NurSind -, allora accolga le istanze di chi tutti i giorni si prende cura dei cittadini”.


Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*