Coop Sociali aumenti salariali per oltre 7mila lavoratori in Umbria
Coop Sociali – Dopo un anno di intense trattative, è stata finalmente firmata l’ipotesi di rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) per le Cooperative Sociali per il periodo 2023-2025. Questo importante accordo, atteso con ansia da oltre 400.000 lavoratori in Italia e da più di 7.000 in Umbria, coinvolge il settore socio-sanitario-assistenziale ed educativo. La preintesa, che ha visto la collaborazione di sindacati e rappresentanti delle cooperative, prevede significativi miglioramenti nelle condizioni di lavoro e nei benefici per i dipendenti.
Michele Agnani (Fp Cgil Umbria), Valerio Natili (Fisascat Cisl Umbria) e Monica Di Angelo (Uil Fpl Umbria) hanno sottolineato l’importanza di questo risultato, riconoscendo il contributo essenziale dei lavoratori nel settore socio-sanitario-assistenziale ed educativo, che giocano un ruolo fondamentale nei servizi pubblici come scuola e sanità nella regione e nel Paese.
Il rinnovo contrattuale prevede un aumento medio parametrato sul livello C1 di oltre 180 euro, distribuito in tre tranche. La prima tranche, di 60 euro, sarà applicata con la mensilità di febbraio 2024, seguita da un ulteriore aumento di 30 euro ad ottobre 2024 e una terza tranche di 30 euro ad ottobre 2025. Inoltre, il contratto prevede l’introduzione della quattordicesima mensilità, che inizierà ad accumularsi a partire da gennaio 2025.
Ulteriori miglioramenti riguardano l’assistenza sanitaria integrativa, con un aumento della quota mensile da 5 a 10 euro. Viene anche garantita un’integrazione al 100% per la maternità e l’introduzione dei tempi di vestizione-svestizione pari a 15 minuti. Il rafforzamento delle relazioni sindacali è stato incluso per stabilizzare l’occupazione, con un incremento al 25% della clausola di stabilizzazione per il personale a tempo determinato.
Nel prossimo mese, si terranno assemblee di consultazione con i lavoratori per esaminare l’intesa. Gli attori sindacali credono che l’accordo sia positivo, ma sottolineano l’importanza che le stazioni appaltanti, soprattutto gli enti pubblici in Umbria, adeguino le tariffe in conformità al nuovo contratto. Questo adeguamento è cruciale per riconoscere la dignità e l’importanza dei migliaia di lavoratori del terzo settore che svolgono un ruolo essenziale nella società.
checché se ne dica il sindacato è la voce dei lavoratori mi sento di dire agli increduli che si celano dietro vecchi discorsi di tirare fuori la voce perché siamo noi che siamo voce ai sindacati se mai il nostro compito è di ricercare in loro i veri accompagnatori a fianco del cittadino non gli arrivisti e svogliati che si negano al cittadino o danno degli zuccherini solo per fare una tessera in più, abbiamo l’obbligo come lavoratori di restare informati sul nostro futuro e di non fare di ogni erba un fascio come si suol dire , pensando che un sindacato sia come andare al supermercato o che a prescindere debba agire come tutto ci sia dovuto ,il sindacato siamo tutti noi ,a noi la parola a loro gli strumenti per concertare .