Europa congela la messa al bando dei motori endotermici dal 2035

Europa congela la messa al bando dei motori endotermici dal 2035

“L’Europa congela la messa al bando dei motori endotermici dal 2035. La battaglia contro la decisione dell’Europarlamento non è ancora vinta ma, grazie soprattutto all’azione del Governo italiano, il voto del Consiglio è stato spostato a data da destinarsi”. Così commenta l’assessore regionale allo Sviluppo economico, Michele Fioroni.

“Incomprensibile la decisione dello stop ai motori endotermici – afferma – soprattutto perché presa al netto degli impatti che ne sarebbero derivati. Che fine farebbero le tante piccole imprese italiane posizionate lungo le catene di fornitura del settore e che rappresentano un’eccellenza mondiale?! Come verrebbero ridisegnate queste filiere e riconvertite le aziende che ne fanno parte, ma soprattutto, quale sarebbe il costo sociale rappresentato dalla perdita dei posti di lavoro?!”.

“Per non parlare della violazione del principio di neutralità tecnologica – rileva Fioroni -, puntando tutta la transizione sulla sola tecnologia elettrica, ignorando del tutto carburanti alternativi ed idrogeno. Insomma, una scelta che è sembrata fin da subito più ideologica che ponderata sulla reale necessità di una transizione ecologica. Senza contare – aggiunge – che vede, al di là delle dichiarazioni d’intenti, il settore dell’automotive del tutto impreparato ad affrontare una riconversione con tempi e modalità così inderogabili, correndo il rischio di svendere la supremazia europea del settore alla Cina”.

“Una battaglia, quella contro questa decisione, combattuta anche dall’Umbria – sottolinea l’assessore -, portata insieme alla Presidente Tesei, per rappresentare le istanze delle nostre aziende umbre direttamente e indirettamente collegate del settore, sul tavolo del Ministro Urso, dell’allora ambasciatore italiano a Bruxelles e provvedendo a convocare prontamente un tavolo regionale con le principali associazioni di categoria per affrontare questo complesso processo di transizione”.

“Un ringraziamento profondo al Governo – conclude l’assessore Fioroni – e in modo particolare al ministro Urso e al ministro Salvini per l’azione svolta a sostegno di un’eccellenza del Made in Italy, ma soprattutto di un settore che ha contribuito in maniera importante alla costruzione dell’identità produttiva dell’Europa, molto più di quanto spesso non abbia fatto la politica”.

1 Commento

  1. Complimenti al Governo italiano per aver vinto questa battaglia sacrosanta contro l’eliminazione dal mercato delle auto con motore termico a partire dal 2035. Ha ragione l’Assessore Fioroni. Infatti l’approvazione di un simile provvedimento avrebbe comportato notevoli cambiamenti nel settore automobilistico, cosa che il Paese non avrebbe potuto sostenere in così breve tempo essendo necessaria un’adeguata pianificazione per evitare effetti economici, industriali e sociali molto dannosi. Non va inoltre dimenticato che le auto elettriche, molto costose, non sarebbero accessibili ai cittadini con basso reddito. Comunque, una direttiva EU di tal genere avrebbe creato seri problemi alle piccole e medie industrie sia italiane che europee a vantaggio della Cina che è leader mondiale nella produzione di batterie elettriche per auto. Per quanto riguarda poi l’emissione di anidride carbonica nel mondo l’Europa contribuisce solo per l’8% contro il 50% di Cina, India e USA. Inoltre non va dimenticato che la Cina raggiungerà la decarbonizzazione entro il 2060 mentre l’India entro il 2070 (sempre ammesso che avvenga). Vi sono cioè Paesi che non si preoccupano di limitare le immissioni e quindi noi si capisce per quale motivo noi europei avremmo dovuto porci come obbiettivo della decarbonizzazione il 2035 che ci creerebbe solo seri danni economici e sociali. Ammesso poi, e non concesso, che le auto elettriche non siano causa di inquinamento ambientale.
    Infine, una domanda : la guerra in Ucraina non inquina l’aria che sovrasta anche gli altri Paesi Europei?

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