CONSIGLIO REGIONALE – DAP: APPROVATO A MAGGIORANZA IL DOCUMENTO ANNUALE DI PROGRAMMAZIONE – BOCCIATA LA RISOLUZIONE DELL’OPPOSIZIONE

(UJ.com3.0) PERUGIA – L’Aula ha dato il via libera al Dap 2013-2015. Approvata con 19 sì (PD, Psi, Idv, Prc-Fds), 10 no (Pdl, Lega Nord, Udc, Fratelli d’Italia) e 1 astensione (Goracci-Comunista umbro) la proposta di risoluzione della maggioranza di centrosinistra firmata dai capigruppo Locchi-PD, Buconi-Psi, Stufara Prc-Fds e Dottorini -Idv con la quale si condividono e approvano, con alcune integrazioni, le linee programmatiche del Documento annuale di programmazione (Dap) 2013-2015. Respinta con 19 no (PD, Psi, Idv, Prc-Fds), 10 sì (Pdl, Lega Nord, Fratelli d’Italia) e 1 astenuto (Monacelli-Udc) la proposta di risoluzione dell’opposizione con cui si bocciava il documento dell’Esecutivo e se ne chiedeva la riformulazione indicando alcune priorità.

RISOLUZIONE DI MAGGIORANZA Le integrazioni proposte nella risoluzione dei gruppi di maggioranza (PD, Psi, Idv, Prc-Fds) riguardano: superamento del Patto di stabilità per quanto concerne il pagamento dei debiti della PA nei confronti di imprese e fornitori; prosecuzione della cassa integrazione in deroga e intraprendere con le altre Regioni un’iniziativa nei confronti del governo per assicurare le risorse necessarie ad assicurare un reddito, oltre il 30 aprile 2013, alle oltre 12mila persone interessate; riordino Web-Red e intero comparto Ict per valorizzare le competenze reali delle società evitando la cessione a privati, coinvolgendo i lavoratori con l’obiettivo della salvaguardia occupazionale; sostegno alle famiglie colpite da emergenze ambientali, come ad esempio quelle che nei Comuni di Città di Castello, Perugia, Foligno, Spoleto, Terni, Assisi, e Gubbio hanno subito un inquinamento dei propri pozzi e sono costrette a consumare acqua minerale o ad allacciarsi all’acquedotto comunale. Si propone poi l’impegno a redigere entro il 2013 un Testo unico della normativa riguardante il Terzo settore, e a riservare una quota di almeno il 5 per cento degli affidamenti diretti alle cooperative di tipo B da parte degli enti pubblici della regione. Il Piano regionale dei rifiuti dovrà poi essere oggetto di una apposita seduta del Consiglio regionale entro giugno 2013 dedicata alla verifica dello stato di attuazione e per definire le linee sulle quali aggiornare e modificare le disposizioni del Piano stesso, anche in relazione alla chiusura stessa del ciclo. Sul versante fiscale si propone di rimodulare l’applicazione delle addizionali Irpef per il 2014, partendo dal fatto che, come da normativa nazionale, si dovrà procedere ad una diversa applicazione delle stesse ispirata ad una reale equità e progressività del prelievo fiscale. Si richiede poi: di rafforzare l’impegno nei campi della solidarietà e cooperazione internazionale, educazione alla pace e ai diritti umani; come pure di proseguire nell’opera di riduzione e semplificazione dei costi della struttura regionale, delle Agenzie e degli enti partecipati; promuovere l’attività motoria nelle scuole primarie, sostenendo nel territorio la diffusione di palestre sociali anche in collaborazione con le strutture delle scuole. Per quanto riguarda le politiche europee, si chiede di predisporre le linee di indirizzo, da sottoporre poi all’Aula, sulla programmazione e pianificazione degli interventi cofinanziati dall’UE, anche con una eventuale modifica sostanziale di priorità strategiche e risorse relative. Si chiede infine di predisporre nel corso del 2013, le necessarie azioni di sua competenza per la realizzazione del dettato referendario concernente l’acqua bene pubblico, compresa la parte di tariffa relativa alla remunerazione del capitale investito.

RISOLUZIONE DELL’OPPOSIZIONE La risoluzione presentata dalle opposizioni (Pdl, Fd’I e Lega) invitava la Giunta a riproporre un nuovo Dap aggiornato sulle seguenti priorità: concentrazione della programmazione 2014-2020 dei Fondi europei su un numero limitato di azioni, con la previsione della sistematica valutazione dei risultati; rimodulazione dell’Irap e predisposizione di un piano straordinario per l’occupazione; semplificazione, aumento della produttività della PA e revisione drastica della spesa improduttiva; governo delle liste d’attesa in sanità attraverso la fissazione di rigorosi criteri di priorità e trasparenza per garantire un appropriato accesso dei cittadini ai servizi; previsione di adeguata espressione nel Bilancio regionale delle risultanze gestionali delle società partecipate; piena attuazione del principio di responsabilità politica degli amministratori che perseverano in gestioni poco oculate e lontane dall’interesse pubblico.

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