Per le prostitute gli italiani hanno speso 4,7 miliardi solo nel 2019
Il mercato della prostituzione non conosce crisi, e la spesa per i servizi connessi al sesso a pagamento rimane stabile nel 2019, con 4,7 miliardi di euro di consumi finali e 4 miliardi di valore aggiunto. Lo afferma il Codacons, citato dall’Istat come fonte dei dati sulla prostituzione nel Report sull’economia sommersa.
Fonte: Codacons
Il business della prostituzione rappresenta un mercato che interessa circa 3 milioni di italiani che si rivolgono al sesso a pagamento e vede impegnate 90mila lavoratrici stabili (il 10% minorenni, il 55% ragazze straniere, provenienti principalmente dai paesi dell’Europa dell’Est e Africa), cui si aggiunge un esercito di 20mila operatrici occasionali che ricorrono al sesso via web solo in caso di necessità economiche o per reperire soldi per spese legate ad esigenze estemporanee (affitti, bollette, viaggi, abbigliamento, ecc.).
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Fortemente diversificate le tariffe delle prestazioni
Si va dai pochi euro per una videochiamata erotica fino ai 500 euro ad ora delle escort che offrono servizi più esclusivi – spiega l’associazione. In tema di prostituzione un importante riconoscimento al ruolo rivestito in Italia dal Codacons è arrivato dall’Istat che, nel suo report sull’Economia sommersa diffuso oggi, cita più volte l’associazione dei consumatori come fonte dei dati utilizzati nello studio, dimostrando come le indagini e le elaborazioni del centro studi Codacons siano diventate fonte di studio anche per l’istituto nazionale di statistica.
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Scrive infatti l’Istat nelle note allegate al report
“Ai fini della quantificazione del fenomeno, l’Istat ha utilizzato principalmente dati riportati in studi specifici (Commissione europea, Gruppo Abele e Codacons).
Le informazioni relative ai prezzi delle singole prestazioni sono state raccolte da un’associazione privata (Codacons, Coordinamento delle Associazioni per la Difesa dell’Ambiente e dei Diritti degli Utenti e dei Consumatori) che ha effettuato un’indagine campionaria sulle tre città Milano, Roma e Napoli”.
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