Truffa del rolex dal valore di 11mila euro, una persona rinviata a giudizio

Truffa del rolex dal valore di 11mila euro, una persona rinviata a giudizio
Procuratore Raffaele Cantone

Truffa del rolex dal valore di 11mila euro, una persona rinviata a giudizio

A seguito di attività investigativa condotta dai Carabinieri della Stazione di Perugia è stato rinviato a giudizio – per il reato di truffa aggravata – un soggetto di origini campane, classe 1986, già noto alle Forze dell’Ordine per essere stato coinvolti in indagini per fatti simili.


Fonte: Procuratore della Repubblica
Raffaele Cantone


Il procedimento è originato dalla denuncia sporta da un cittadino perugino che aveva messo in vendita, sulla sezione Marketplace di un noto social, il proprio Rolex al prezzo di 11mila euro, in poco tempo era stato contattato da pii persone, tra cui il 36enne, con il quale aveva fissato un appuntamento a Perugia per concludere la vendita.

Durante l’incontro l’imputato aveva consegnato alla vittima un assegno circolare di 11mila euro. Quest’ultima per ragioni di cautela aveva richiesto all’acquirente di andare presso la propria banca per verificare la copertura del titolo.

I due si erano quindi recati così presso la filiale della banca della vittima dove l’impiegato dell’istituto di credito, dopo aver contattato la banca emittente l’assegno, aveva rassicurato il venditore sulla bontà del titolo, che veniva quindi immediatamente versato, e contestualmente avveniva la consegna dell’orologio. Quale giorno dopo, però, l’amara scoperta; la banca comunicava al suo cliente che l’assegno era invece falso e che non poteva quindi essere incassato.

L’uomo ha subito sporto denuncia e da qui le indagini che in breve tempo hanno permesso di scoprire un gruppo di soggetti dediti a truffe con le medesime modalità che agiva utilizzando un singolare metodo.

Per poter operare il raggiro, l’acquirente, tramite un complice esterno, rimasto allo stato ancora ignoto, per un determinato lasso di tempo, corrispondente più o meno alla durata dell’appuntamento nella banca dell’ignara vittima, riusciva a deviare le chiamate in arrivo all’agenzia emittente l’assegno ad un altro numero.

A quest’ultimo rispondeva altro complice che, fingendosi operatore bancario, confermava la bontà del tranquillizzando il povero venditore. Il processo contro il soggetto individuato dalla vittima con il suo interlocutore comincerà il 20 settembre dinanzi il Tribunale monocratico di Perugia.

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